Motori sincroni a magneti permanenti

magneti a terre rare, più alto numero di poli ed elevato fattore di riempimento nelle cave

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    Motori sincroni a magneti permanenti

È disponibile in versione monostadio (particolarmente appropriato per applicazioni lineari con pignone e cremagliera) e bistadio per azionamenti rotativi. I rapporti di riduzione ravvicinati consentono un dimensionamento ottimale dell'attuatore in termini di efficienza energetica e dinamica. L'utilizzo della dentatura elicoidale nel riduttore aumenta la silenziosità, inferiore di 6 dB(A) rispetto alla serie precedente con dentatura diritta. Grazie all'impiego di magneti a terre rare, al più alto numero di poli e all'elevato fattore di riempimento nelle cave i motori sincroni a magneti permanenti presentati da Wittenstein di Sesto San Giovanni (MI) offrono una straordinaria densità di potenza. Al contempo, i sottili lamierini nel pacco statore consentono di ottimizzare il bilancio di potenza mediante una riduzione delle perdite dovute a correnti parassite. Per i particolari accorgimenti geometrici il 'cogging' è praticamente inesistente. Sui sistemi di feedback Wittenstein punta su robusti resolver e sulla precisione di encoder ottici con protocollo EnDat e Hiperface. A richiesta, è possibile integrare anche un freno a magneti permanenti senza gioco.

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