ITA Dicembre 2022Numero #95 - 12/12/2022

ITA Dicembre 2022

Investimenti e acquisizioni per il 2022 di Picotronik

Il 2022 per Picotronik è stato un anno di investimenti e ampliamenti aziendali. Sono ben due le acquisizioni fatte nel giro di pochi mesi, a conferma che le traiettorie di sviluppo non si fermano nemmeno in periodi oscuri se guidate da un’avvincente visione del futuro. Sin dal 1990 questa solida visione e voglia di evoluzione del fondatore e presidente Luca Dotti, permette a Picotronik un costante sviluppo aziendale per assicurare l’avanguardia in termini di processi e prodotti.
Picotronik Group, con sede a Mirandola opera nel settore della progettazione di apparecchiature elettroniche e tecnologie Internet of Things. Da oltre 30 anni progetta, produce e assembla schede elettroniche, distribuisce celle di carico e componenti per la pesatura industriale, display multifunzione e tester per il campo medicale, industriale, metering, alimentare.

Competenze per l'intera catena del valore dell'IoT

A fine primavera Picotronik ha acquistato il 100% di Tecnical Srl, attiva nel settore dell’assemblaggio e produzione apparecchiature elettroniche. Pochi mesi dopo ha investito nell’acquisizione di Applika Srl, software house che aggiunge al gruppo forti competenze progettuali e di advisory sui temi IoT nell’ottimizzazione dei processi produttivi in ottica Industry 4.0. e nella definizione di nuovi modelli di business abilitati dall’Internet of Things. 

Tecnical e Applika sono due realtà diverse con due campi di applicazione differenti ma la loro acquisizione ha per Picotronik l'obiettivo di coprire l’intera catena del valore dell’IoT: progettazione hardware e software, sviluppo industriale, distribuzione ed erogazione di prodotti e servizi innovativi.

Un bonus per collaboratori e collaboratrici di WÜRTH ITALIA

Würth Italia ha deciso di erogare un bonus di 800 euro per i propri collaboratori e le proprie collaboratrici in risposta all’attuale scenario di caro energia e inflazione.

I dipendenti di Würth potranno beneficiare dell’iniziativa che mira a mitigare l’impatto della crisi energetica e rafforzare le misure di welfare aziendale. Il credito, di cui ciascun collaboratore potrà beneficiare in forma di fringe benefit, sarà usufruibile attraverso la piattaforma aziendale e destinato a diverse categorie di acquisti, dalla spesa alimentare all’abbigliamento, dal carburante alle spese domestiche e molto altro.
Il “bonus inflazione” è stato comunicato in una lettera ai dipendenti con la quale l’azienda altoatesina ha voluto esprimere la propria vicinanza ai collaboratori nel delicato contesto economico attuale, e premiare l’impegno collettivo che ha permesso all’azienda di perseguire la propria strategia di sviluppo ed espansione e raggiungere risultati eccellenti.

Segnale di concreto ringraziamento

“Nonostante questo contesto di grande complessità per l’intero sistema economico e sociale del nostro Paese, grazie a tutte le collaboratrici e i collaboratori di Wurth italia e alla nostra clientela fidelizzata, abbiamo voluto mandare un segnale concreto di ringraziamento e di supporto a chi, ogni giorno, contribuisce a rendere Würth un punto di riferimento del settore” – ha dichiarato Nicola Piazza, Amministratore Delegato di Würth Italia. “Tale riconoscimento è un modo concreto di ravvivare l’alleanza che da sempre lega la nostra azienda con i collaboratori, nonché di vivere in pieno il valore della riconoscenza tipico della nostra cultura aziendale, soprattutto in relazione a un anno così eccezionale dal punto di vista dei risultati raggiunti insieme.”

Top Employers 2022

Würth ha da tempo intrapreso un percorso di sostenibilità sociale atto a generare un ambiente di lavoro stimolante e coinvolgente attraverso la promozione di programmi di welfare aziendale e ascolto attivo, garantendo benessere, pari opportunità e contrastando tutte le forme di discriminazione. Le politiche HR di Würth, gli investimenti in formazione del personale, i benefit e i piani di carriera hanno permesso all’azienda di ottenere la certificazione Top Employers 2022.

Pianta un albero per abbattere le emissioni di CO2

Phoenix Contact forte sostenitore di AMREF, motivo per cui continua a dare il suo supporto, per il 2022 ha deciso di affiancare un altro partner solidale: Treedom, realtà italiana che opera da diversi anni per ridurre la produzione di CO2, piantumando alberi in diverse zone del nostro Pianeta. Dal suo anno di fondazione ha già realizzato più di 3.000.000 installazioni in Africa, America Latina, Asia e in Italia.

Pianta un albero

Ed è proprio nello spirito del green che, per questo Natale, Phoenix Contact propone l’iniziativa natalizia “Abbattiamo il CO2, pianta con noi un albero!”, per dare un messaggio chiaro e forte sull’importanza della salvaguardia del nostro Pianeta.

Partecipa al quiz "Un albero per Natale" e scopri quanto sei green: in base al numero di risposte corrette, potrai personalizzare e seguire la crescita dell'albero che ti verrà assegnato.

La foresta ”All Green Society" ha bisogno di te! Che aspetti? Compila il Quiz.

TIMGlobal Media, pioniere dell'informazione tecnica specializzata nel mondo dell'Industria

TIMGlobal Media, casa editrice di IEN Italia, Il Distributore  Industriale, Manutenzione & Asset Menagement e CMI - Costruzione e manutenzione impianti, è stata ospite del canale televisivo francese BFM Business mercoledì 9 novembre 2022.

Comunicazione industriale

In qualità di gruppo editoriale europeo specializzato nel mondo dell'Industria, TIMGlobal Media mira a mettere in contatto fornitori e acquirenti nell'intero processo di acquisto industriale, fornendo informazioni aggiornate e adattandosi all'era digitale.

Grazie alla tendenza alla digitalizzazione, l'uso dei social network e dei webinar consente di comunicare meglio facendo affidamento sul nostro vastissimo database di quasi 350.000 utenti iscritti conformi al GDPR.

Pubblicazioni e attività

Attraverso le informazioni che forniamo, cerchiamo di anticipare gli sviluppi tecnologici e sociali e di presentarveli in modo che possiate tenerne conto nella vostra strategia.

Con 77 pubblicazioni annuali cartacee e digitali, 6 milioni di pagine su 12 siti web e oltre a 900 newsletter, fornisce tutti i vettori di comunicazione essenziali per promuovere i prodotti e l'azienda. Scoprite l'articolo dedicato a noi da BFM Business e il video dell'intervista cliccando su questo link.

Media Kit 2023
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Seneca: le persone in primo piano

Un’azienda fatta di persone e un costruttore Made In Italy che dal 1986 è protagonista del mercato dell’automazione.

Persone e passione

Il nuovo video di SENECA apre le porte dei propri stabilimenti e illustra in chiave moderna, con passione e dinamismo, la propria realtà organizzativa e produttiva. All’interno del video è stato esaltato il fattore umano, proprio perché SENECA crede nelle persone che giorno per giorno rinnovano quotidianamente la sfida per offrire soluzioni innovative in uno dei settori tecnologici più complessi.

“Maintenance, Repair, Operations”, l'approccio del mercato

RS Italia promuove la prima ricerca italiana sul procurement dei materiali indiretti “Mantenere il controllo mentre la pressione aumenta”, titolo che esprime il grande impegno degli operatori del Procurement in un mondo sempre più complesso. I risultati dello studio evidenziano che le imprese italiane si trovano a operare in una fase storica tra le più sfidanti degli ultimi due secoli. La pandemia di Covid-19 ha ridisegnato le logiche di scambio su base globale, la crisi geopolitica ha modificato la percezione del futuro e la tecnologia sta ridisegnando anche le relazioni inter-organizzative. Le imprese, sottoposte a queste forti pressioni, vivono una fase di cambiamento trasversale. Per assicurare continuità del business e sviluppo organizzativo, si muovono in un quadro complesso e articolato di fabbisogni e metodologie.

Superare queste pressioni e, allo stesso tempo, assicurare il controllo dei costi d’acquisto non è un processo semplice e vede i professionisti del settore mettere in campo diverse strategie: ottimizzare il numero dei fornitori, gestire le informazioni attraverso nuove modalità, innovare e digitalizzare i processi di comunicazione tra clienti interni e clienti esterni, prestare maggiore attenzione alla sostenibilità. I vantaggi sono molteplici (risparmio di denaro e incremento dell’efficienza nei flussi d’acquisto) ma la strada è disseminata di ostacoli.

La ricerca scatta una fotografia del panorama italiano, indagando le prassi più comuni e le criticità condivise in tema di sostenibilità, digitalizzazione, esternalizzazione e gestione dei fornitori da parte delle aziende italiane. I dati sono stati raccolti tra Maggio e Agosto 2022 attraverso una survey telematica somministrata al database dei soci ADACI e dei clienti RS, senza alcuna clusterizzazione settoriale né geografica. 121 il numero di risposte validamente raccolte ed elaborate. 

Metodologie e strumenti strategici

Le decisioni sui fabbisogni dei materiali indiretti e dell’MRO (Maintenance, Repair and Operations), ovvero di tutte quelle attività indispensabili a garantire la manutenzione, la riparazione e il corretto funzionamento di attrezzature, macchinari e risorse impiegate all’interno del processo produttivo, sono influenzate da una serie di pressioni competitive, in particolare: l’ottimizzazione nella gestione del magazzino, la riduzione dei budget operativi e la necessità di rispondere ad esigenze nuove o emergenti. Emerge come l’ufficio acquisti subisca la pressione dei clienti interni e non riesca a imporsi per standardizzare i processi, definire le procedure e scegliere i fornitori migliori per l’MRO.

La raccolta dei fabbisogni risulta, dunque, eterogenea: molte aziende non sono strutturate, e, soprattutto nel caso del procurement di MRO, decidono di ingrandire i propri stock o di comprare al bisogno. Di conseguenza, il tasso di acquisti “Maverick o off-contract”, ossia al bisogno e in emergenza, è altissimo e produce una falsa percezione di controllo della catena degli acquisti: il 55% dei rispondenti afferma di inviare richieste spot ai fornitori con medio-alta frequenza.

In contesti ad alta incertezza – come quello in cui si è svolta l’indagine – le imprese sentono la pressione al cambiamento e alla revisione delle procedure di acquisto. In particolare, il 22,6% del campione intende procedere anche ad una razionalizzazione del numero dei fornitori (per semplificare il controllo della spesa ed il monitoraggio delle prestazioni) e il 18,9% delle imprese intervistate dichiara di voler aumentare l’efficienza degli acquisti MRO con nuove procedure operative.

Monitoraggio e ottimizzazione della rete di fornitura

Solo il 35,6% delle aziende afferma di gestire al massimo 10 fornitori MRO. Dunque, la razionalizzazione del numero di fornitori per l’acquisto di prodotti e servizi a valore aggiunto è attuata da poco più di un terzo del campione, nonostante sia chiaro il forte impulso verso quest’obiettivo.

L’indagine è stata presentata il 10 novembre a Milano nel corso di un evento che ha offerto ai partecipanti l’opportunità di commentarne i risultati insieme a Diego Comella, Managing Director di RS Italia, Fabrizio Santini, presidente di ADACI, ed Emanuela Delbufalo, preside della Facoltà di Economia dell’Università Europea di Roma e Professore Ordinario di Operations & Supply Chain Management.

“La pandemia di Covid-19 ha ridisegnato le logiche di approvvigionamento e di scambio su base globale, spingendo le imprese, incluse quelle italiane, ad abbracciare un cambiamento trasversale. Il ruolo dei professionisti del procurement è diventato centrale: un maggiore controllo delle comunicazioni con gli interlocutori interni ed esterni all’azienda e una migliore quantificazione dei fabbisogni MRO sono elementi indispensabili per garantire l’efficienza dell’intero processo”, rimarca Diego Comella, Managing Director di RS Italia. “In tal senso, la tecnologia è oggi un supporto fondamentale per garantire la sostenibilità di tutta la catena di fornitura, la razionalizzazione dell’approvvigionamento e il raggiungimento di significativi obiettivi di riduzione dei costi e dell’uso di materie prime. Affidarsi a un unico fornitore, come RS, porta certamente vantaggi significativi – che si tratti di ridurre i costi o di consentire alle imprese di occuparsi di attività direttamente connesse al business. L’inflazione, l’aumento dei costi e l’identificazione dei fattori di rischio nelle catene di fornitura saranno le sfide da superare. Sono certo che i risultati della prossima edizione di questa ricerca testimonieranno il successo del nostro impegno”.

“Durante gli ultimi tre anni si è assistito alla tempesta perfetta dove, di fronte ad aumenti stratosferici del costo delle materie prime e a problemi distributivi ed all’incertezza delle previsioni di mercato, si è compreso che per le risorse umane impiegate in azienda erano necessarie specializzazioni adatte alle nuove ed inaspettate esigenze. Tra le tante difficoltà – dal reperimento della merce al monitoraggio della catena di approvvigionamento, dalla gestione degli inventari alla soddisfazione delle aspettative dei clienti – è mancata, in particolare, la capacità aziendale di prevedere e gestire gli imprevisti reagendo in tempi e modi adeguati alla propria salvaguardia del business”, commenta il presidente di ADACI, l’ingegner Fabrizio Santini, che aggiunge: “Le direzioni aziendali si sono accorte che i supply manager/CPO sono figure essenziali perché la profittabilità si gioca spesso nella catena di fornitura e distribuzione. Per superare questo momento complesso e per essere in grado di promuovere soluzioni innovative nell’ottica della Value Analysis-Value Engineering (VA-VE) servono conoscenza, creatività, tenacia e resilienza. Per questo ADACI cerca di essere vicino al professionista del procurement per farlo crescere in conoscenze, competenze ed abilità attraverso network, convegni e corsi di formazione per ottenere attestazioni/qualifiche/certificazioni professionali come la Q2P ai sensi della legge 4/2013”.

“Le categorie merceologiche analizzate nell’indagine tagliano trasversalmente molteplici settori industriali e di servizi e la tipologia di acquisti MRO è analizzata attraverso molteplici prospettive, utili a definire trend e best practice ma anche criticità e vulnerabilità condivise”, spiega Emanuela Delbufalo, Preside della Facoltà di Economia dell’Università Europea di Roma e Professore Ordinario di Operations & Supply Chain Management. “Dai risultati emerge un quadro complesso e articolato di fabbisogni e metodologie con, in controluce, la complessità del fenomeno e l’impatto che l’incertezza gioca sulla sua evoluzione. La ricerca fotografa distintamente il ruolo strategico dei processi di approvvigionamento per la competitività aziendale”.

Si conclude la III edizione di Forum Software Industriale

Si è svolta il 30 novembre a Milano la terza edizione di Forum Software Industriale, l’appuntamento promosso da ANIE Automazione Gruppo Software Industriale e organizzato da Messe Frankfurt Italia, con oltre 150
partecipanti
. In evidenza il ruolo di primo piano delle tecnologie digitali per conseguire efficacia e flessibilità nei processi produttivi e affrontare in modo strategico le sfide più attuali che attraversano il mondo industriale.

Trasformazione digitale estesa

Andrea Bianchi, Presidente ANIE Automazione dichiara: “Promuovendo eventi di approfondimento e confronto come il Forum Software, Anie Automazione si pone l’obiettivo di accompagnare le aziende verso una trasformazione digitale estesa, percorso necessario se si vuole davvero fare uno scatto in avanti verso un futuro che, in realtà, è già presente. Questa giornata, in particolare, ha evidenziato come, in uno scenario complesso e incerto come quello attuale, le imprese possano fare leva sulla trasformazione digitale per evolversi e porre le basi di quella che viene chiamata “Industria 5.0”. I tre fattori principali che la guidano - la
centralità dell’uomo, la sostenibilità e la resilienza - aprono nuove e sfidanti prospettive per il mondo produttivo”.

Tecnologie, competenze e approcci innovativi

Fabio Massimo Marchetti, Vice Presidente ANIE Automazione e Presidente WG Software Industriale: “Penso che sia stata un bella edizione del Forum Software Industriale dove abbiamo trattato temi al centro del percorso di digitalizzazione delle imprese industriali. Tante proposte effettive, ma un’unica voce a indicare la necessità di proseguire nel percorso di digitalizzazione. Le tecnologie, gli approcci innovativi e le competenze per realizzare tale percorso ci sono: ora serve passare da un approccio tattico, limitato nel breve periodo e rivolto ad aspetti più pragmatici e operativi, a un approccio strategico, per una visione complessiva di più lungo periodo”.

Donald Wich, Amministratore Delegato di Messe Frankfurt Italia: “Forum Software Industriale rappresenta un importante momento di confronto sulla trasformazione digitale, che richiede innanzitutto il continuo sviluppo del capitale umano e delle figure professionali. Siamo felici di essere partecipi di questo interessante progetto, mettendo la nostra competenza organizzativa al servizio di un incontro di formazione e orientamento verso l’innovazione e le nuove tecnologie.”

Interventi e tavole rotonde

Dopo la plenaria di apertura, la giornata è proseguita con due momenti di confronto e dibattito con il contributo delle aziende partner. Al mattino si è tenuta la Tavola Rotonda “Digitale e Industria – Focus sui processi” che ha visto come keynote speaker Giovanni Miragliotta, Professore Associato e Senior Director Osservatori Digital Innovation, School of Management, Politecnico di Milano.
La Tavola Rotonda “Digitale e Industria – Prodotti intelligenti e sicurezza informatica” svoltasi nel pomeriggio è stata introdotta dall’intervento dell’Ammiraglio Andrea Billet, Direttore Servizio di Certificazione e
Vigilanza – Agenzia Nazionale di Cybersecurity.
“A fronte delle grandi opportunità presentate da infrastrutture digitalmente integrate, aumentano i rischi connessi al proliferare di vulnerabilità e all'aumento di esposizione dei singoli sistemi. Su questi temi l'Agenzia ha avviato progetti e fissato obiettivi, in un'ottica di medio e lungo termine, mirati alla creazione di un ecosistema di sicurezza, garantito da formazione delle risorse umane, certificazione delle soluzioni tecniche ed
elaborazione di standard sostenibili
, che agevoli la competitività complessiva del Sistema Paese"

Encoder ad alta precisione per macchine CNC

Nelle macchine CNC, la corsa di regolazione degli utensili di tornitura deve sempre essere regolata con la stessa precisione per ottenere l'elevata qualità superficiale richiesta nel pezzo. Molte macchine utensili, pertanto, sono equipaggiate con motori di noti costruttori in cui è installato l'encoder assoluto ACURO AD 36 di Hengstler. Questo encoder convince con una precisione di ripetibilità di ±10 secondi d’angolo e una precisione assoluta di ± 35 secondi d'angolo. Inoltre, è l’unico nella sua categoria a disporre di un albero cavo passante da 8 mm e un’elevata stabilità a temperature d’esercizio fino a +120°C. Questa caratteristica, insieme alla sua resistenza a urti e vibrazioni, lo rende l'encoder ideale per le applicazioni caratterizzate da un elevato dinamismo.

Servomotori brushless per montaggio su tutti gli alberi

L'encoder assoluto ACURO AD 36 è stato sviluppato appositamente per servomotori brushless con altezze dell'asse ridotte e può essere montato su tutti gli alberi che sono indicati anche per l’installazione di resolver. La scansione della posizione avviene tramite un OptoAsic di ultima generazione, per i valori rilevati è prevista una trasmissione digitale con una risoluzione fino a 22 bit (single-turn) o 12 bit (multi-turn) tramite un’interfaccia sincrona bidirezionale con una velocità di clock variabile fino a 10 MHz, corrispondente a una risoluzione single-turn superiore a mezzo milione di passi di misura.

Hengstler propone l’AD 36 con albero cavo passante da 8 mm, ma anche in configurazioni con albero cavo a innesto (AD 35), albero a intagli (AD 34) e, su richiesta, con albero conico 1:3 o albero a innesto da 6 mm. L'encoder è indicato per applicazioni con velocità standard fino a 10.000 min-1, per breve tempo sono anche possibili valori fino a 12.000 min-1. Se necessario, l’encoder può essere configurato dal produttore anche per numeri di giri molto più elevati.

Macchine CNC o azionamenti robotizzati

Grazie alla sua elevata precisione e alla struttura compatta (Ø 37,5 mm), l’ACURO AD 36 è indicato sia per l’uso come sistema di feedback del motore in macchine CNC o azionamenti robotizzati, sia per il rilevamento diretto della posizione, per esempio in dispositivi di misura o varie strumentazioni chirurgiche. Per l’uso nella produzione dei semiconduttori, l’AD 36 è disponibile anche in una versione per applicazioni sotto vuoto.

La digitalizzazione del settore medicale

L’attuale periodo storico caratterizzato dalla pandemia ha creato nel settore medicale alcuni bisogni specifici come il maggiore rispetto delle misure igieniche e l’accelerazione delle operazioni, fungendo così da catalizzatore della crescita e dell’innovazione. L’obiettivo per le aziende del settore è sfruttare tutto il potenziale della digitalizzazione e accelerare l’innovazione, integrando nei propri impianti tecnologie come cloud, intelligenza artificiale, analisi predittiva e soluzioni di automazione industriale e robotica. Mitsubishi Electric mette a disposizione un sistema multi-CPU che permette ai robot di abilitare movimenti sinergici e la gestione dell’anticollisione, funzioni che risultano ideali per le attività di precisione che caratterizzano il mondo medicale.

Piattaforma di controllo

La piattaforma di controllo MELSEC iQ-R, che integra nello stesso sistema PLC e robot, oltre a Motion e CNC, soddisfa le richieste di settore e include funzioni avanzate per il Process Control. I robot Scara della famiglia RH-CRH di Mitsubishi Electric sono invece soluzioni compatte e leggere, ideali per applicazioni di manipolazione, testing o analisi che presentano ingombri ridotti ma senza rinunciare a performance elevate in termini di velocità, precisione e ripetibilità.

Tracciabilità in real-time dei processi

In ottica Industria 4.0 Mitsubishi Electric propone la soluzione MELIPC in grado di garantire completa tracciabilità e controllo del processo in real time. Questa piattaforma hardware rappresenta il nuovo traguardo tecnologico in cui il layer Edge crea interazione tra OT e IT e permette la totale integrazione e trasparenza nell'avvicinarsi alla realtà della Smart Factory. Grazie a questa soluzione è possibile archiviare in continuo i dati raccolti dalle analisi e ricavare il modello ideale per il processo.

Robotica e automazione per l'evoluzione dell'industria Pharma 4.0

A causa della sua natura altamente regolamentata, l'industria farmaceutico-medicale in passato è stata lenta nell'adottare soluzioni di robotica e automazione. Attualmente, invece, è proprio questa natura regolatoria che sta guidando il settore verso un’automazione sempre più spinta, che vede al centro delle manipolazioni robot e AGV: capaci di ridurre drasticamente il rischio di contaminazione e di aumentare la flessibilità dei processi, incrementando al tempo stesso la sicurezza sia degli operatori sia dei lotti di produzione in ambiente controllato.
Oltre al rispetto delle normative e dei requisiti di certificazione del settore, Stäubli attribuisce a fattori come l'affidabilità e la flessibilità dei processi un ruolo decisivo per lo sviluppo dell’automazione in ambito farmaceutico-medicale.

Robotica per ambienti asettici

L’utilizzo della robotica può portare numerosi vantaggi in differenti aspetti vitali per la produzione farmaceutica e medicale. Per esempio, i robot consentono di semplificare operazioni time-consuming, come il cambio formato, attraverso l’uso di cambi pinza rapidi e automatici, e offrono la possibilità di selezionare delle ricette preimpostate, permettendo di cambiare in pochi secondi le operazioni che la macchina deve eseguire. In particolare, i robot Stäubli sono stati sviluppati con la massima attenzione per gli ambienti asettici, con un GMP di grado A e clean-room: sono il cuore già di moltissime applicazioni, sia in isolatore o RABS, sia in asservimento a linee nei vari gradi di camera bianca, con certificazioni fino a ISO 2.
Tutte le soluzioni robotiche sono dotate degli accorgimenti necessari per operare in ambienti a contaminazione controllata, infatti, i robot Stäubli possono sopportare cicli intensivi di sanificazione attraverso VHP o Alcol Isopropilico e, grazie al grado di impermeabilità IP67 e al trattamento superficiale ultraliscio, permettono un profondo grado di pulizia per eliminare facilmente tracce dei vari lotti lavorati.

Una regolamentazione che mira all'automazione

“L’imminente arrivo della nuova versione del GMP – vol.4 – ANNEX 1, la normativa di riferimento per la produzione di farmaci sterili, potrebbe dare all'industria la spinta necessaria per aumentare l'adozione della robotica come tecnologia chiave per ottenere produzioni con minimo rischio di contaminazione, tanto che l'uso della robotica nel settore life science potrebbe raggiungere il picco di utilizzo nei prossimi 3-5 anni” afferma Andrea Tanzini Head of Pharma Stäubli Robotics Italia.

Per esempio, il mondo del fill-finish e della produzione di dispositivi medici in clean-room sta subendo un cambio di paradigma; da sistemi produttivi aperti e manuali, ci si è spostati lentamente a sistemi isolati e automatizzati, e siamo solo all’inizio. La tendenza per il futuro è di realizzare cicli produttivi completamente chiusi e automatici, dove l’apporto dell’operatore sarà estremamente limitato in termini di manipolazione, in modo tale da ridurre i rischi di contaminazione per il prodotto e per l’operatore stesso.

Priorità: igiene e pulizia

“La sfida di oggi è la produzione di un design igienico, con un grado di pulizia estremo per i requisiti più stringenti caratterizzanti gli ambienti più sfidanti come Isolatori e Restricted Access Barrier Systems. La sfida di domani sarà caratterizzata dall’uso di sistemi autonomi come AGV e AMR per la logistica: sia in zone non classificate, sia in clean-room per la produzione sterile di farmaci e dispositivi medici” conclude Andrea Tanzini.

La profonda rivoluzione che sta coinvolgendo la produzione dei farmaci e dei dispositivi medici sta portando le realtà produttive ad essere dei veri e propri ecosistemi di macchine; dei luoghi in cui la robotica permette di realizzare le manipolazioni più disparate: che siano di fiale, di lenti a contatto, di siringhe o di valvole cardiache, riducendo pressoché a zero il rischio di contaminazione, grazie a gradi ISO sfidanti e a cicli di cleaning e decontaminazione validati, efficienti e automatici e con il valore aggiunto di permettere una tracciabilità minuziosa e puntuale di ogni movimentazione effettuata.

Adattatore per gli agitatori

 
NORD DRIVESYSTEMS ha sviluppato SAFOMI-IEC (SAFOMI = Sealless Adapter For Mixers), un sistema di azionamento efficiente per l'automazione di processo; l'adattatore SAFOMI-IEC per i riduttori industriali MAXXDRIVE® di NORD DRIVESYSTEMS combinato con un azionamento per motori. Immagine: NORD DRIVESYSTEMS

Un adattatore per il mercato degli agitatori

L'adattatore SAFOMI-IEC (SAFOMI = Sealless Adapter For Mixers) è un prodotto specifico per il mercato degli agitatori. Ha un design compatto e semplice e integra un vaso di espansione dell'olio. Non occorrono serbatoi o flessibili, né paraoli soggetti a perdite e usura, tra riduttore e cilindro IEC. L'adattatore SAFOMI-IEC sostituisce il tradizionale adattatore IEC sull'azionamento dell'agitatore, con conseguente aumento dell'affidabilità operativa e riduzione delle necessità di manutenzione. Rispetto al sistema standard, non solo il volume d'olio richiesto è inferiore, ma anche lo spazio di installazione è ridotto grazie all'assenza di componenti complementari.

Prestazioni elevate, poche parti soggette a usura

NORD offre i riduttori paralleli SAFOMI per MAXXDRIVE® nelle taglie da 7 a 11, con coppie di uscita massime da 25 a 75 kNm. La combinazione compatta di adattatore SAFOMI-IEC, riduttore industriale MAXXDRIVE® e azionamento del motore è la scelta ideale per i sistemi di miscelazione e agitazione ed elimina in larga misura la necessità di collegare componenti esterni soggetti a usura.
I riduttori industriali MAXXDRIVE® fanno parte della gamma di prodotti NORD da oltre dieci anni e da allora hanno dato prova di affidabilità in innumerevoli applicazioni. Offrono coppie di uscita elevate da 15 a 250 kNm e garantiscono un funzionamento regolare anche in condizioni operative difficili.

Tester di sicurezza

GMC - Instruments presenta la SERIE SECULIFE ST PRO, pensata per l’utilizzo nelle aree igienicamente sensibili. La colonizzazione di virus, batteri o funghi viene prevnuta in modo permanente grazie all'involucro e al frontale, realizzati con materiali antimicrobici. Il trattamento previene l’introduzione di elementi patogeni pericolosi per i pazienti esposti durante le attività di cura e intervento.

Comando a selettore rotante

La SERIE SECULIFE ST PRO è sicura e facile da usare sulle apparecchiature e i dispositivi elettromedicali: l’unico e intuitivo comando a selettore rotante con due livelli operativi garantisce test a prova di errore, rapidi e affidabili.

Ottimizzazione di cicli e sequenze automatiche

L’ottimizzazione dei cicli e delle sequenze automatiche di test consentono di sviluppare numerose verifiche al giorno in conformità EN60601-1, EN 62353, EN 60974-4 e altre. Inoltre, è possibile creare e assegnare sequenze di test specifiche a una posizione del commutatore per un rapido utilizzo.

Nelle sequenze di test automatici o personalizzate sono integrate la verifica conduttore di protezione, la resistenza d’isolamento, le correnti di dispersione involucro e di contatto, apparecchio e paziente, il test di funzionamento e di fine linea, il tempo scatto dispositivi RCD sono integrate.

Caratteristiche

  • Custodia e display in materiale antimicrobico
  • Prova conduttore di protezione a 25 A
  • 8 + 1 sequenze verifica automatiche configurabili
  • 10 boccole per verifica Correnti Dispersioni Parti Applicate
  • Touch Screen a Colori da 4,3”
  • Memoria per oltre 50.000 verifiche
  • Interfaccia USB
  • Software di gestione e stampa Report
Relè di alimentazione CC

La famiglia di relè di potenza CC OMRON ELECTRONIC COMPONENTS si amplia con l'introduzione del modello G9EC-X1, un dispositivo compatto che offre la commutazione di carichi fino a 1000V / 150A CC, un modello pensato per sistemi ecologici e sostenibili.

Shutdown di sicurezza

Le applicazioni per Omron G9EC includono lo shutdown di sicurezza CC per caricabatterie rapidi, i quadri di derivazione a spegnimento rapido e gli inverter fotovoltaici commerciali o industriali. Le sezioni di commutazione e di azionamento sono iniettate con gas e sigillate ermeticamente, consentendo a questi relè compatti di interrompere carichi ad alta capacità. La struttura sigillata, inoltre, non richiede spazio per l'arco, riducendo gli ingombri e contribuendo a garantire la sicurezza delle applicazioni.

Dimensioni e vita operativa

Le dimensioni del relè sono identiche a quelle del modello G9EC standard: solo 98 x 44 x 86.7 mm (L x P x A). Il dispositivo è omologato secondo lo standard UL/CSA UL508. La vita operativa è valutata in 1.000 interventi a 1kV / 150A CC, 6.000 a 1kV / 100A CC e 3.000 a 400V CC / 200A CC. La resistenza di contatto all'interno del relè è inferiore a 0.5 mΩ, riducendo la generazione di calore del componente. Di conseguenza, il dispositivo può trasportare correnti continue di 200A a 85°C. La rigidità dielettrica tra bobina e contatto, nonché tra contatti della stessa polarità, è specificata a 4000V CA.

Robot industriale ad alta velocità

RACER-5 SENSITIVE ENVIRONMENTS (Racer-5 SE) di Comau è un robot industriale ad alta velocità, progettato per gli ambienti speciali e sensibili che caratterizzano i settori farmaceutico, sanitario e cosmetico, alimentare ed elettronico. Dotato di un rivestimento protettivo resistente all'acqua, al calore e al grasso, il robusto robot articolato a 6 assi risponde pienamente al requisito di certificazione IP67, alla classificazione di alto livello ISO 5 per camere bianche (ISO 14644-1), di protezione dagli agenti chimici e alla necessità di ridurre il rischio di contaminazione. È inoltre dotato di lubrificazione per uso alimentare NSF H1. Altri vantaggi del robot sono la riduzione dei rischi per l'operatore quando lavora con sostanze e prodotti chimici potenzialmente pericolosi, nonché una maggiore produttività, tracciabilità e qualità.

Adatto a camere bianche e ambienti sensibili

Racer-5 SE risponde a requisiti di velocità, precisione e ripetibilità all'interno di camere bianche e altri ambienti sensibili. Frutto di un intenso processo di progettazione basato sullo studio delle forme e sull'attenzione ai dettagli, ha dimensioni compatte, un carico utile di 5 kg, uno sbraccio massimo di 809 mm e una superficie lucida e resistente ai prodotti chimici. Racer-5 SE può essere utilizzato su un piano d'appoggio, inclinato o montato a parete o a soffitto, permettendo di automatizzare facilmente applicazioni con requisiti rigorosi, come la manipolazione di prodotti farmaceutici in sale di riempimento sterili o l'assemblaggio in camera bianca certificata di microelettronica, riducendo al contempo i costi operativi complessivi. Inoltre, Racer-5 SE è adatto all'industria alimentare e delle bevande, in quanto la sua superficie verniciata di bianco è omologata per il contatto diretto con tutti i tipi di alimenti (regolamento UE 1935/2004, regolamento UE 10 /2011 e regolamento UE 1895 /2005) e il grado di protezione IP67 lo protegge da perossido, cloro, alcol e altri detergenti aggressivi.

Decontaminazione e qualità di produzione

Dotato di viti e coperture in acciaio inox, Racer-5 SE può essere facilmente pulito e decontaminato ogni qualvolta sia necessario, contribuendo ad aumentare la qualità del prodotto e a ridurre il potenziale rischio di contaminazione dovuto all'errore dell’uomo. È anche uno dei robot più veloci del suo genere. Inoltre, poiché i connettori elettrici e i raccordi dell'aria sono situati al di fuori dell’area di lavoro il robot gode di una maggiore agilità, riducendo al minimo il rischio di danneggiamento. Tutto questo consente a Racer-5 SE di garantire una qualità di produzione superiore, migliori prestazioni, tempi di ciclo più rapidi e spese in conto capitale ridotte.

Realizzato interamente presso Comau, a Torino, Racer-5 SE ha una struttura rigida per garantire una maggiore precisione e ripetibilità. È stato testato e certificato per la conformità alle camere bianche da Fraunhofer ed è disponibile in due diverse configurazioni di carico utile da 5 kg, con uno sbraccio di 630 mm e 809 mm.

Servizi di supporto operativo per efficientare la produzione

Emerson ha firmato un accordo quadro quinquennale con Equinor per la fornitura di supporto operativo finalizzati a garantire una produzione continua e ottimizzata di oil & gas dalla sua piattaforma all'avanguardia Martin Linge nel Mare del Nord norvegese. Il contratto di assistenza, che prevede opzioni per altri tre periodi di cinque anni, copre la manutenzione e gli aggiornamenti della tecnologia di controllo, del software e della strumentazione. Queste tecnologie contribuiscono ad accelerare la produzione a emissioni ridotte di carbonio e consentono la gestione remota da terra, per una maggiore sicurezza dei lavoratori e una riduzione dei costi di esercizio.

Estrazione del petrolio in Norvegia

Martin Linge è un importante impianto norvegese per la produzione di oil & gas, con risorse estraibili previste di circa 260 milioni di barili di petrolio equivalenti. La tecnologia, l'esperienza progettuale e le risorse globali di Emerson sono state fondamentali per contribuire ad avviare l'estrazione di petrolio in modo sicuro e, con l'assegnazione di questo contratto di assistenza, Equinor si assicura un supporto continuo per ottimizzare la produzione, ridurre i consumi energetici e le emissioni e massimizzare il potenziale di sviluppo della piattaforma Martin Linge.

L'impianto Martin Linge, situato a 42 chilometri a ovest di Oseberg, è la prima piattaforma sulla placca continentale norvegese ad essere stata avviata da terra. Il mega-progetto da 63 miliardi di corone norvegesi (7,3 miliardi di dollari USA)comprende una piattaforma di produzione e una nave galleggiante permanentemente ancorata per lo stoccaggio e lo scarico (FSO). Questi impianti sono alimentati dalla terraferma tramite il cavo marittimo a corrente alternata più lungo del mondo, con una riduzione delle emissioni di CO2 di 200.000 tonnellate all'anno. Il petrolio viene trattato sulla nave FSO prima di essere trasportato con navi cisterna verso il mercato globale, mentre il gas viene trasferito tramite condutture a St. Fergus, in Scozia.

Produzione continua, sicura, efficiente

"Grazie a tecnologie di automazione collaudate, pratiche di lavoro collaborative ed esperienza approfondita, Emerson è la scelta ideale come partner di fiducia in progetti del settore energetico di questa portata e ampiezza", ha dichiarato Mark Bulanda, presidente esecutivo del business Automation Solutions di Emerson. "Con questo contratto di assistenza siamo entusiasti di aiutare Equinor a raggiungere una produzione continua sicura ed efficiente dal punto di vista delle emissioni di anidride carbonica".

Sistema e software di controllo

La firma del contratto di assistenza segue l’implementazione da parte di Emerson di una soluzione di automazione completa per il progetto, che incorpora il sistema di controllo distribuito DeltaV™ dell'azienda; strumentazione di misura avanzata cablata e wireless; controlli, valvole di arresto di emergenza e di isolamento fondamentali; tecnologia di misurazione e software di gestione degli asset. Questa tecnologia consente di gestire sia la piattaforma che la nave FSO principalmente da una sala di controllo sulla terraferma a Stavanger, con operatori offshore in grado di accedere all'interfaccia del sistema di controllo tramite dispositivi portatili mobili, per aumentare la flessibilità e l'efficienza dei lavoratori. Questo metodo di controllo degli impianti di produzione consente a tre turni di operatori di lavorare da terra piuttosto che offshore, riducendo i rischi per il personale e riducendo i costi al minimo.

Ingegnerizzazione e tecnologie digital twin

I servizi di ingegnerizzazione cloud di Emerson e la tecnologia digital twin hanno svolto un ruolo cruciale nella realizzazione del progetto e nell'avvio dell'estrazione sicura del petrolio. La piattaforma RVO (Remote Virtual Office) dell'azienda ha consentito al personale del progetto di tutto il mondo di collaborare in modo sicuro in un ambiente di progettazione, messa in opera e test virtuale, indipendentemente dalla loro posizione. In tal modo sono state ridotte le necessità di viaggi e trasferimenti (un'esigenza vitale a causa delle restrizioni per la pandemia da COVID-19) ma si è prodotto anche un impatto significativo sulla pianificazione, sui rischi e sui costi del progetto. La tecnologia digital twin di Emerson ha inoltre offerto notevoli vantaggi operativi e progettuali, come la semplificazione della messa in opera del sistema di controllo, aiutando Equinor a formare gli operatori in scenari reali prima che il sistema di controllo entrasse in funzione e apportando continui miglioramenti che contribuiscono a ottimizzare la produzione e ridurre il consumo di energia e le emissioni.

Convertitori CC/CC da 15 watt ultra compatti

Traco propone le serie TEL 15N e TEL 15WIN di convertitori isolati da 15 watt forniti in una scatola metallica DIP-16 ultra compatta. Queste serie sono state create al fine di miniaturizzare al massimo i convertitori CC/CC a bassa potenza senza sacrificare l'alta efficienza. Esse vantano una densità di potenza di 4,51 W/cm3 che consolida lo standard e raddoppiano efficacemente la densità di potenza rispetto ai convertitori da 15 watt in package DIP-24.

 

Custodia disponibile con dissipatore di calore

 

Le serie TEL 15M e TEL 15WIN offrono un ampio campo di tensione d'ingresso, rispettivamente 2:1 o 4:1, e vantano un'elevata efficienza, fino all'88%, che consente una temperatura di funzionamento fino a +55°C a pieno carico e fino a +85 °C al 50% del carico. Per maggiori esigenze di temperatura, è disponibile una versione dotata di custodia con dissipatore di calore che permette il funzionamento del convertitore fino a +70 °C senza degradamento. I convertitori presentano anche un filtro d'ingresso interno conforme alla norma sulle emissioni condotte EN 55032 classe A. E soprattutto, sono una soluzione economica per applicazioni critiche in termini di spazio e costi nei settori della strumentazione, IT ed elettronica industriale.

Piattaforme modulari per l’HMI

Le famiglie di dispositivi HMI VisuNet GXP e VisuNet FLX offrono la massima flessibilità per l'utilizzo nell'industria di processo. Il design modulare consente di configurare i sistemi HMI in base a precise esigenze specifiche, fornendo soluzioni per l’assistenza sul campo estremamente rapide e semplici da utilizzare. Ciò significa che gli utenti hanno a disposizione una gamma completa di tecnologie, opzioni di installazione e periferiche. Ogni sistema HMI è composto da almeno un'unità di elaborazione centrale e da un'unità display, ciascuna delle quali può essere configurata individualmente. Le postazioni operatore di Pepperl+Fuchs sono progettate e certificate per l'utilizzo in aree classificate ATEX/IECEx Zona 1/21, Zona 2/22 e Div 1 e tutti i prodotti possono essere utilizzati in applicazioni di sicurezza. Inoltre, tutti i prodotti possono essere utilizzati anche in aree non pericolose.

Firmware per le gestioni personalizzate

Il firmware VisuNet RM Shell 5 sviluppato da Pepperl+Fuchs per i thin client VisuNet è basato su Windows 10 IOT 2019 LTSC e offre un modo semplice per gestire regolazioni personalizzate. I più elevati standard di sicurezza e le opzioni di configurazione flessibili consentono la connessione a numerosi sistemi di controllo di processo virtualizzati e convenzionali.

Thin client in involucri resistenti

La gamma di prodotti offerti è completata dai thin client in involucri resistenti, da utilizzare nelle sale di controllo e negli armadi elettrici. Inoltre, i thin client tablet mobili di Pepperl+Fuchs garantiscono un portafoglio completo per i sistemi di controllo di processo virtualizzati e convenzionali. Con il software VisuNet Control Center, i thin client possono essere gestiti in modo continuo e centralizzato, dalla zona 1 alla sala di controllo.

Valvola di sfiato termica

Parker Hannifin ha lanciato una gamma estesa di valvole di sfiato termiche criogeniche in acciaio inossidabile con l'opzione di connessioni A-LOK®a due boccole integrate.

Tecnologia di connessione a due boccole

La tecnologia di connessione A-LOK a due boccole di Parker garantisce prestazioni prive di perdite in una vasta gamma di applicazioni e offre ai clienti vantaggi superiori in termini di sicurezza, affidabilità, velocità e facilità di installazione. I raccordi A-LOK utilizzano un sistema avanzato a due boccole per affidabilità e facilità di montaggio e smontaggio senza la necessità di utensili speciali. Il design garantisce che tutti i movimenti di chiusura e rifacimento siano trasmessi assialmente al tubo senza movimento radiale per sollecitare il tubo, garantendo che la sua integrità meccanica non venga compromessa.

Indurimento chimico proprietario

I raccordi a due boccole A-LOK beneficiano inoltre della tecnologia Suparcase® di Parker, un processo di indurimento chimico proprietario per il trattamento delle boccole in acciaio inossidabile ASTM 316 che conferisce una serie unica di caratteristiche fisiche in grado di migliorare notevolmente la resistenza alla corrosione del raccordo.
Ora disponibile in acciaio inossidabile con connessioni A-LOK da 12 mm, la valvola di scarico termico (TRV) Parker Bestobell è una valvola di scarico criogenica compatta progettata per evitare danni alle tubazioni e alle apparecchiature causati dall'espansione dei gas liquefatti scaricando la sovrapressione in un sistema di tubazioni di fluido a causa di un aumento di temperatura.

Blocco liquido

Quando i gas liquefatti sono incastrati tra due valvole chiuse, una situazione nota come blocco liquido, il riscaldamento e la conseguente ebollizione possono portare a un aumento pericoloso della pressione, con conseguenze catastrofiche.
La valvola di sfiato termico Parker Bestobell è stata appositamente progettata pensando a questa applicazione, utilizzando materiali particolarmente adatti a questo scopo. Uno dei principali vantaggi del suo design è dato dal fatto che la valvola non aderirà alla seduta anche nel caso in cui venga lasciata inutilizzata per periodi di tempo prolungati. La valvola inoltre torna in sede correttamente dopo lo scarico del fluido in espansione, impedendo in tal modo lo spreco di gas criogenici costosi.

 

Sensore di flusso con display a lettura in chiaro

Turck Banner Italia amplica la famiglia di sensori per fluidi FS+ con il sensore di flusso FS101. I dispositivi FS+ hanno lo stesso look & feel e sono quindi semplici sia da utilizzare sia da mettere in funzione, come d’altronde tutti gli altri sensori della serie. Il display a 12 segmenti a quattro cifre del dispositivo mostra in modo molto chiaro il valore di flusso corrente come valore percentuale del setpoint.

Monitoraggio dei flussi nei circuiti di raffreddamento

I sensori possono essere utilizzati, per esempio, per monitorare i flussi nei circuiti di raffreddamento o per la protezione contro il funzionamento a secco delle pompe. Il FS101 mantiene le due esclusive funzioni Quick Teach e Delta Flow che già semplificavano la messa in servizio dell'FS100 con display a barre.
La funzione Delta Flow assicura che l'autoapprendimento non venga eseguito fino a quando la fase di riscaldamento del picco di temperatura non sia stata completata e sia presente un flusso costante.

Questo consente l’eliminazione di una frequente fonte di errori nei processi di parametrizzazione tradizionali. Gli utenti beneficieranno inoltre di un funzionamento senza problemi grazie ai touchpad capacitivi.

Gestione integrata

Le soluzioni Schneider Electric sono state scelte da Revet Spa, azienda specializzata nella gestione integrata del ciclo dei rifiuti, per la gestione degli asset e dell’alimentazione nel sua struttura che si estende su oltre 90.000 metri quadrati.

Raccolta automatizzata per un'economia circolare

Revet Spa azienda che ha sede a Pontedera in provincia di Pisa, si occupa della gestione del ciclo integrato dei rifiuti in Toscana, offrendo i suoi servizi a oltre 200 amministrazioni locali che nell’insieme rappresentano l’80% dei cittadini della regione. Fondata nel 1986, Revet propone un servizio di raccolta automatizzata che costituisce la base per la realizzazione di un’economia circolare che trasformi il rifiuto in risorsa; l’obiettivo è perseguito facendo leva sull’innovazione tecnologica e sull’efficienza in tutti gli aspetti dell’operatività.

In un grande impianto che si estende su oltre 90.000 metri quadrati l’azienda raccoglie, seleziona e prepara per il riciclo gli imballaggi di plastica, vetro, alluminio, acciaio e tetrapack conferiti dai cittadini; inoltre ricicla direttamente la componente poliolefinica estratta dagli imballaggi in plastiche miste (recuperando polimeri molto diffusi come ad esempio polietilene e polipropilene).  

Continuità operativa e interventi tempestivi

In una struttura di queste dimensioni garantire il massimo della continuità operativa e della disponibilità è una sfida complessa, che dipende in larga parte dalla capacità di garantire l’affidabilità e la piena efficienza dell’impianto di distribuzione elettrica.  Revet si è quindi rivolta alle tecnologie Schneider Electric per fornirsi di una soluzione di controllo dell’intera infrastruttura elettrica, che consentisse anche di avere piena visibilità in tempo reale di tutta la rete: un fattore chiave per poter intervenire tempestivamente e in modo preciso in caso di guasti o problemi e attivare le procedure per isolare solo la parte di impianto interessata dal disservizio. Un fermo impianto generalizzato, infatti, in un contesto di queste dimensioni può arrivare a costare anche decine di migliaia di euro.  

Un progetto completo di soluzioni e servizi digitali

A livello di media tensione, l’attività di Revet è servita da cinque cabine con struttura ad anello con implementazione di selettiva logica tra le protezioni MT di tipo IEC61850 tramite l’utilizzo di protocolli Goose. Tale scelta permette di garantire la massima continuità di servizio continuando ad erogare energia elettrica isolando l’eventuale guasto; inoltre, per garantire un accurato controllo della qualità dell’alimentazione elettrica in ingresso dalla rete nella prima cabina di ricezione è stato installato lo strumento di analisi della power Quality ION 9000. 

Monitoraggio completo

La gestione con supervisione e controllo dell’intera rete di distribuzione elettrica locale è assicurata dal software Schneider Electric EcoStruxure Power Scada Operation, pensato in specifico per aiutare gli utenti con un’elevata intensità di consumo energetico a ottimizzare l’impiego dell’energia e massimizzare i tempi di disponibilità dell’attività. I dati raccolti dai componenti elettrici connessi con cui è stato realizzato l’impianto di distribuzione forniscono agli operatori un quadro completo e in tempo reale, sfruttando le potenzialità del digitale in un ambiente altamente sicuro anche dal punto di vista dei rischi di cybersecurity.  

Operatività degli asset elettrici più

Infine, per supportare la massima efficienza e continuità Revet ha sottoscritto un contratto di servizio Asset Advisor Preventive, che si avvale degli specialisti dei servizi di Schneider Electric ed è fornito tramite la piattaforma EcoStruxure Asset Advisor.
Asset Advisor raccoglie e valuta in tempo reale i dati di prestazioni e operatività degli asset elettrici più critici connessi al sistema, al fine di identificare segnali di potenziale malfunzionamento prima che si verifichi un guasto. Questo permette di ottenere concreti vantaggi, perché riduce i tempi di inattività imprevisti – con i relativi costi - e riduce anche il peso degli interventi di manutenzione rendendoli più mirati ed efficaci.  

Il progetto per Revet è stato realizzato con il supporto di partner Schneider Electric specializzati che operano sul territorio toscano, il progettista Biemmestudio e per la parte di impiantistica l’azienda Elettroinstallazione s.r.l.  

Una serie per portare la pulsanteria nel mondo M12

Il tipo di cablaggio più diffuso, dispositivi di comando dotati di connessioni a vite, a Faston o a morsetto, è da sempre soggetto a un maggiore sforzo, come anche a una maggiore possibilità di errore. Passare a una connessione M12, invece, permette di risolvere questi problemi: il passaggio finora ha comportato, come unico svantaggio, la sostituzione completa della serie.

Per risolvere questo svantaggio INTEREL TRADING propone la serie FRT connect di GEORG SCHLEGEL,distribuita da caratterizzata da elementi di contatto con connessione M12. L'FRT connect rende i sistemi esistenti "pronti per l'M12": con questo elemento di contatto, gli azionatori di varie serie possono essere adattati con un collegamento M12. Semplice e veloce.

Adattabile a diverse serie

Tutte le serie di pulsanteria SCHLEGEL con aggancio a baionetta diametro 16 mm e corsa 3 mm possono essere combinate con gli elementi di contatto FRT connect per renderli compatibili con M12. Che si tratti di lampada o di un contatto NC o NA - la varietà dei tipi di contatto possibili non lascia quasi nulla a desiderare.

Si può scegliere anche tra una connessione a 4 poli con assegnazione dei pin SCHLEGEL o una connessione a 5 poli con assegnazione dei pin secondo le specifiche AIDA. Una lunga durata di vita ed un'alta potenza di commutazione completano le caratteristiche positive della serie FRT connect.

Una maggiore individualità è difficilmente realizzabile.

Sistema edge robusto e intelligente per implementazioni industriali IoT

Il sistema edge VIA AMOS-3007, robusto e intelligente è stato  progettato da VIA Technologies per i casi di utilizzo più esigenti nell'ambito IoT industriale, che vanno dal monitoraggio delle apparecchiature e dall'automazione dei processi alla visualizzazione di dati avanzati e alla gestione delle strutture.

Funzionalità di I/O e connettività

Alimentato da un processore quad core Intel® Atom® da 1,5 GHz senza ventola, VIA AMOS-3007 racchiude una ricca funzionalità di I/O e connettività in un robusto involucro ultracompatto che misura solo 70 mm (L) x 48,5 mm (A) x 126 mm (D). Le opzioni di montaggio del sistema, a parete e VESA, assicurano che possa essere facilmente inserito negli spazi più ristretti e il suo ampio intervallo di temperature di esercizio da -20°C a 70°C garantisce un funzionamento continuo e affidabile in quasi tutti gli ambienti di lavoro.

Doppia porta, doppio display e due connettori HDMI

La soluzione VIA AMOS-3007 offre una vasta gamma di opzioni di I/O e connettività, tra cui due porte Gigabit Ethernet, due porte USB 2.0 bloccabili e due porte USB 3.0, due connettori HDMI che supportano il doppio display, due porte COM e una porta DIO per 8 -bit GPIO. Opzioni di espansione interna inclusi tre slot M.2 per storage SATA e modelli di espansione wireless, uno slot per schede SIM 4G/5G e uno slot DDR4 SODIMM che supporta fino a 32 GB di memoria.

Elettrovalvola a cartuccia

Danfoss Power Solutions annuncia il lancio della sua elettrovalvola a tenuta, a due vie a due posizioni, SLP13; una soluzione a bassa potenza e bassa caduta di pressione per apparecchiature compatte. L'elettrovalvola a cartuccia SLP13 è dotata di una tecnologia in attesa di brevetto, che riduce significativamente il consumo di energia aumentando al contempo la portata; permettendo così ai produttori di apparecchiature originali di raggiungere gli obiettivi di efficienza e di ridurre le dimensioni e i costi dei manifold.

Riduzione dei consumi e della temperatura

La valvola SLP13 di Danfoss riduce la potenza assorbita da 29 watt a meno di 10 watt, contribuendo a prolungare il tempo di funzionamento dei veicoli alimentati a batteria. Riducendo il consumo di energia, la temperatura stabilizzata della bobina della valvola è stata ridotta quasi del 50%, riducendo il rischio di bruciatura e consentendo una maggiore durata.

Architettura esclusiva e caduta di pressione

La valvola SLP13 presenta una caduta di pressione inferiore rispetto alle elettrovalvole della generazione precedente, con ottimizzazione dei consumi di carburante e riduzione delle emissioni. L'architettura esclusiva di questa valvola consente una portata circa 1,8 volte superiore, a parità di cavità, rispetto ai prodotti convenzionali. Inoltre, offre l'opportunità di sostituire le valvole più grandi con valvole più piccole in modo da ottenere un sistema più compatto, leggero ed economico.
Disponibile nella taglia 10 con una portata nominale di 79 litri al minuto (21 galloni al minuto) e una pressione nominale fino a 350 bar (5.000 psi), la valvola SLP13 è ideale per le più diverse applicazioni su macchine per la movimentazione dei materiali, da costruzione ed agricole.

Trasmettitori intelligenti per efficientare la produzione

Mayr® ha sviluppato il modulo ROBA®-brake-checker, installabile a posteriori e collegato all'alimentazione del freno, che monitora i freni di sicurezza. Il modulo analizza corrente e tensione per determinare lo stato di commutazione e condizioni del freno, ma non solo: esegue anche un monitoraggio preventivo delle funzioni per verificare l'usura, la riserva funzionale e i guasti.
I componenti smart sono sempre più richiesti dalle aziende: giunti e freni in grado di fornire informazioni sulla loro condizione contribuiscono a prevenire gli errori e i tempi di inattività. Consentono una manutenzione altrettanto smart: basata sulle esigenze, adattata ai carichi, automatizzata e remotabile. E facilitano la costruzione e validazione di sistemi evoluti come i gemelli digitali.

Freni monitorati senza sensori

ROBA®-brake-checker è disponibile con una scheda aggiuntiva dotata di interfaccia specifica per l'utente (per esempio, ottica, W-Lan, IO Link, Profibus e altri). Tramite questa interfaccia, può fornire dati su tempo di commutazione, corrente, tensione, resistenza, potenza e relativa corrente di spunto. In questo modo è possibile analizzare i dati, riconoscere rapidamente le anomalie del processo e trarre conclusioni per eventuali interventi di manutenzione, riducendo così i costi, i guasti e i tempi di inattività.

Informazioni dai giunti

Non solo trasmissione della coppia e compensazione dei disallineamenti: i giunti Mayr® sono in grado di svolgere altre funzioni interessanti. La loro collocazione al centro dell’azione li predispone a contribuire al monitoraggio intelligente: le informazioni che sono in grado di fornire possono portare vantaggi decisivi al processo produttivo. Ma come riescono i giunti Mayr® a ottenere queste informazioni? Anziché integrare la trasmissione con strumenti di misura complessi, Mayr® ha dotato i giunti di sensori integrati, risparmiando spazio. Il giunto ROBA®-DSM si basa sul giunto lamellare ROBA®-DS ed è quindi integrabile in molte applicazioni esistenti. Questi componenti non si pongono come alternative alle tecnologie di misura di alta qualità: si tratta di soluzioni che offrono prestazioni e perseguono obiettivi differenti, in particolare un monitoraggio dei processi sufficientemente accurato.

Giunti smart e manutenzione predittiva

Il motivo per cui è vantaggioso che il valore di coppia presente nel processo sia rilevato direttamente nella trasmissione diventa particolarmente chiaro, per esempio, negli impianti di miscelazione. Qui i solidi e/o i liquidi vengono mescolati nei fusti o nei contenitori di miscelazione. Utilizzando un giunto come Roba-DSM, grazie alle informazioni provenienti dalla catena cinematica è possibile rilevare tempestivamente un sovraccarico, causato, ad esempio, da un dosaggio dei diversi materiali non corretto.
I giunti intelligenti contribuiscono quindi a ridurre o addirittura a evitare errori e tempi di inattività, perché il monitoraggio nella trasmissione offre l'opportunità di agire con lungimiranza. Oltre alla durata della macchina, aumenta anche la produzione. E anche la qualità del prodotto finale può essere migliorata, poiché è possibile regolare direttamente la consistenza dell'impasto.

Integrazione dei sensori per acquisire i dati giusti

Esistono diverse opzioni per integrare i sensori nell'accoppiamento Roba-DSM. Si va dall'acquisizione di misure tramite estensimetri in manicotti o flange ai sistemi ottici o magneto-resistivi. L'implementazione varia da caso a caso e dipende essenzialmente dall'applicazione dell’utente e dal budget. Anche l'acquisizione e l'archiviazione dei dati per la valutazione vengono effettuate con diversi sistemi. In generale, Mayr seleziona i sensori in modo che non influenzino le proprietà meccaniche del giunto, ad esempio la rigidità, le coppie massime e i disallineamenti, assicurandosi che il tipo di sensore scelto svolga un ruolo coerente con la specifica applicazione.

Per questo motivo, l'azienda non si concentra su un solo sistema di misura o su un solo tipo di sensore. Le applicazioni sono troppo diverse per poterlo fare. Non tutte le applicazioni richiedono gli stessi dati e la stessa tecnologia dei sensori. Naturalmente occorre tenere sempre presente anche i costi: nel settore del monitoraggio o dell'analisi dei processi.

Una produzione sempre più smart

I componenti intelligenti giocano un ruolo importante anche nella costruzione dei digital twin, modelli complessi che permettono di simulare processi, analizzare scenari e facilitare lavoro e manutenzione a distanza, che costituiscono una tendenza importante nel segmento dell’automazione e della trasmissione di potenza.

Costruire e validare questi modelli richiede una notevole mole di dati di processo, ricavati dai vari componenti. Finora questi dati sono stati raccolti tramite sensori e poi inseriti nel modello. L’utilizzo di componenti intelligenti, in grado di comunicare senza sensori aggiuntivi e fornire direttamente al sistema, facilita decisamente i compiti.

Termocamera mobile wireless

FLIR ONE® Edge Pro di Teledyne FLIR, parte di Teledyne Technologies Incorporated, lancia sul mercato una termocamera wireless per dispositivi mobili. La FLIR ONE Edge Pro offre la massima flessibilità per le ispezioni termiche, perché, a differenza dei modelli precedenti, non ha bisogno di essere collegata fisicamente a un dispositivo mobile e non prevede modelli separati per diversi sistemi operativi.

Design flessibile, ma robusto

FLIR ONE Edge Pro, conforme "RESNET" e con grado di protezione IP54 , è dotata di una clip a molla che consente agli operatori di agganciare la termocamera a molti tipi di telefoni cellulari e tablet. Grazie alla connessione combinata Bluetooth e Wi-Fi, gli utenti possono utilizzare Edge Pro fino a 30 metri di distanza dal proprio dispositivo mobile, con tutta la flessibilità necessaria per ispezionare efficacemente luoghi difficili da raggiungere o lavorare in ambienti che richiedono distanze maggiori per garantire la sicurezza dell'operatore. 

Qualità dell'elaborazione

La qualità e l'elaborazione delle immagini di FLIR ONE Edge Pro permette di produrre risultati efficaci, grazie alla combinazione di una fotocamera e di una termocamera radiometrica Lepton® con risoluzione 160×120. Le immagini vengono riunite tramite MSX®, insieme a VividIRÔ, che combina più fotogrammi per ottenere un'immagine finale più nitida. La funzione brevettata di miglioramento dell'immagine MSX sovrappone i dettagli dei contorni della telecamera visibile all'immagine termica senza compromettere i dati termici, fornendo così un contesto e una chiarezza maggiori per facilitare il processo decisionale.

FLIR ONE Edge Pro è inoltre dotata di una batteria di maggiore durata rispetto alle precedenti generazioni FLIR ONE e di un indicatore di autonomia facilmente riconoscibile. Queste caratteristiche la rendono ideale per le ispezioni più prolungate, come il risanamento in caso di calamità, le ispezioni in abitazioni, i controlli energetici e la diagnostica delle apparecchiature industriali.

Funzionalità di elaborazione e reportistica

Per lo storage in cloud, l'elaborazione delle immagini e la creazione di report, FLIR ONE Edge Pro impiega una potente suite di software Teledyne FLIR, tra cui Tools Mobile, Ignite cloud e il software desktop FLIR Thermal Studio. Questi strumenti permettono agli utenti di condividere facilmente le immagini termografiche acquisite da Edge e di integrarle alla perfezione in rapporti professionali.

Inoltre, gli sviluppatori di app possono accedere all'SDK (Software Development Kit) FLIR ONE per creare app personalizzate da utilizzare esclusivamente con FLIR ONE Edge Pro.

Prospettive future per l'Electric Boating

È la sostenibilità che spinge ormai quasi ogni industria, incluso il settore nautico, verso l’adozione di soluzioni elettriche. L’obiettivo è quello di ridurre la nostra impronta di carbonio e minimizzare le emissioni che danneggiano l’ambiente. Il settore nautico è un settore particolarmente sfidante per l’elettrificazione poiché richiede motori con grandi performance e lunga durata di servizio. Il Gruppo Ferretti è leader Mondiale nel design e nella costruzione di imbarcazioni da diporto, vantando modelli di grande successo come l’iconico Riva Iseo, conosciuto ovunque per le sue qualità eccezionali e design esclusivo. È proprio questo il modello alla base del nuovo prototipo conosciuto come El-Iseo Riva, che è stato recentemente varato a Monaco.
Per il progetto, Parker Hannifin ha fornito il suo motore elettrico high-performance GVM310, motore che soddisfa i seguenti requisiti:

  • Potenza di uscita di 250 kW e picco di potenza a 300 kW
  • Velocità di crociera di 25 nodi e velocità massima autolimitata a 40 nodi
  • Fino a 10 ore di navigazione in modalità risparmio

Le sfide nella produzione di una barca elettrica

Le soluzioni di mobilità full electric devono affrontare il limite della capacità della batteria. Le celle della batteria Li-ion hanno una significativa impronta, e maggiore è la richiesta di potenza, maggiore sarà la capacità richiesta alla batteria. Le barche elettriche non fanno differenza, ma lo spazio disponibile è perfino più limitato. Tali batterie possono inoltre appesantiscono la barca, aumentando il fabbisogno di potenza.
Nelle applicazioni nautiche ad alte prestazioni, il motore deve azionare l’elica ad alte velocità continuando a fornire la massima potenza e coppia. Questi requisiti simultanei rappresentano delle grosse sfide per le soluzioni elettriche. Il motore deve funzionare ad alta corrente istantanea e a densità di corrente, con conseguente campo di funzionamento vicini ai limiti termici.
L’autonomia è un altro fattore critico per le applicazioni nautiche. Gli acquirenti, infatti, si aspettano che la barca stia in acqua per un giorno intero senza dover ricaricare le batterie. Questo requisito significa che il motore dovrebbe performare a livelli accettabili attraverso tutta la gamma di tensione della batteria, da completamente carica a completamente esaurita. Se in corrispondenza dei voltaggi più bassi la performance peggiora, la user experience sarà meno soddisfacente, scoraggiando così l’adozione di soluzioni elettriche.

Gli elementi chiave dell’El-Iseo Riva

L’El-Iseo Riva è un prototipo di motoscafo ad alte prestazioni che necessita della massima potenza e coppia ad alte velocità dell’elica. Ciò richiede una elevata quantità di corrente dal motore elettrico, tale da spingere il sistema in zona di prossimità con i limiti termici. Per questo motivo, Parker ha effettuato simulazioni accurate e condotto analisi di caratterizzazione, usando appositi software per identificare e selezionare un motore che potesse soddisfare questi requisiti.
Dopo I primi test di caratterizzazione e simulazione, il team ha corretto le esigenze di progettazione per velocità, coppia e potenza. La completa conoscenza del comportamento termico del motore è stata fondamentale per il design finale del motoscafo per via della necessità di alte prestazioni. Tutto ciò ha reso indispensabile l’utilizzo degli strumenti di caratterizzazione termici. Solo attraverso questo processo iterativo e mediante l’utilizzo dei software di Parker il team è stato in grado di testare il design e selezionare i componenti ideali.

La tecnologia elettrica dietro al prototipo Riva

L’El-Iseo Riva utilizza un motore elettrico progettato da Parker per il mercato mobile. Il GVM310 ha le caratteristiche ideali per l’ambiente nautico, vantando il 97% di efficienza e una densità di alimentazione molto alta. Entrambe queste caratteristiche sono infatti essenziali per il settore, dove ai motori compatti vengono richiesti i lunghi tempi di autonomia a fronte di poco spazio occupato. Il brevettato sistema di raffreddamento riduce il rumore del motore e migliora le prestazioni e l’efficienza.
I motori GVM funzionano in maniera costante lungo tutta l’ampia gamma di voltaggio da 24 a 8000 VDC, per navigare sia a batteria completamente ricaricata che completamente esaurita. Questi motori molto leggeri e a bassa inerzia offrono ai designer una combinazione di potenza di picco ad alte velocità che è essenziale per le applicazioni nautiche. La velocità massima del GVM310 è 8,000 rpm.
I motori della gamma GVM di Parker sono robusti e in grado di affrontare le difficili condizioni che la navigazione impone. Questi motori resistono all’acqua salata, hanno una soglia di resistenza adatta ad alte vibrazioni e possono sopportare urti improvvisi. I motori GVM possono operare in ambienti con temperature che vanno dai -40°C e raggiungono anche i 140°C.

Inverter e sistema di raffreddamento

Un inverter GVI converte la corrente continua della batteria in corrente alternata per il motore. Questa tecnologia è progettata per applicazioni mobile ad ampia tensione e per sopperire alla richiesta anche al picco di potenza del GVM310.
Il sistema di raffreddamento ad acqua dell’inverter migliora la sua efficienza e riduce la sua impronta sul motore. I prodotti GVI offrono un alto livello di protezione dall’ingresso di acqua e polvere.
I motori GVM contengono sensori termici per la protezione dal surriscaldamento. Tali sensori attivano un allarme attraverso il pannello di controllo nel caso in cui le temperature diventino troppe elevate e possono essere configurati per effettuare correzioni automatiche alla corrente di alimentazione che arriva dall’inverter. Un sensore cut-off protegge il motore da eventuali danni se i limiti della sicurezza vengono superati.

La connessione meccanica

Sebbene la connessione meccanica tra il motore e l’elica esuli dal campo di applicazione di Parker in questo progetto, questo collegamento fornisce un contributo critico all’affidabilità del sistema. Le vibrazioni eccessive originate dall’elica e riversate sull’albero motore potrebbero causare danni a lungo termine o perfino guasti irreparabili. Per questa ragione, Parker ha aiutato il cliente nella scelta del miglior design possibile per questa applicazione.
Il disegn ottimale di collegamento include le specifiche per le molle così come il posizionamento e i diversi tipi di supporto. L’input di Parker al design di questi componenti garantisce un efficiente trasferimento di potenza all’elica senza che vengano generate vibrazioni sul motore.

Conclusioni

L’El-Iseo Riva offre eccezionali performance di velocità, potenza e coppia basate sul motore GVM310 e sull’inverter GVI di Parker. La soluzione implementata da Parker fornisce una potenza di uscita di 250 kW con picco a 300 kW, con una velocità di crociera di 25 nodi e velocità massima autolimitata a 40 nodi. Le sfide dei carichi termici create dalla richiesta di alte performance sono state superate. I sensori termici incorporati segnalano quando la temperatura del motore eccede i normali limiti di utilizzo. Il design del collegamento assicura anche che le vibrazioni dall’elica non impattino l’affidabilità del motore.
Questo prototipo raggiunge prestazioni straordinarie senza limitare l’autonomia, eccedendo le aspettative del cliente. La robustezza delle soluzioni GVM310 permette fino a 10 ore di navigazione in modalità risparmio.

Inverter decentralizzato

La serie Bonfiglioli di inverter DGM Modular è disponibile in 4 diverse grandezze, in base alla potenza selezionata e alla configurazione. Il DGM modular ottiene performance superiori unito ai motori a riluttanza, con un intervallo di potenza di 0,55–30 kW. L’intervallo di potenza è ampio in modo da adattarsi a qualsiasi tipo di alimentazione trifase da 200 Vac a 480 Vac 50/60 Hz o da 280 Vcc a 680 Vcc.

Collegabile a tutti i comuni sistemi bus

Il DGM Modular può essere collegato a tutti i comuni sistemi bus su base seriale come Modbus e CANOpen. Per la parte bus di campo su base ethernet, Bonfiglioli ha introdotto la nuova scheda multiprotoccolo, in modo da avere con un unico codice prodotto, sempre a disposizione, Profinet, EtherCAT, Sercos III e Ethernet/IP; pertanto gli inverter decentralizzati possono essere integrati in tutte le architetture di automazione, facendo economia di scala e riduzione codici in acquisto e presenti a magazzino.

Ottimizzazione della dissipazione del calore

Tutte le grandezze della serie DGM Modular sono state progettate per ottimizzare la compattezza e il processo di dissipazione del calore. L’involucro robusto e compatto realizzato in alluminio pressofuso garantisce un’eccellente resistenza all’impatto e alle vibrazioni, in quest’ultimo caso fino a 5 g. L’elevato grado di protezione IP65 assicura una resistenza alle polveri e agli spruzzi d’acqua. L’inverter può inoltre essere usato all'esterno, come pure in ambienti aggressivi caratterizzati dalla presenza di ammoniaca o soluzioni alcaline, come ad esempio nelle piscine. I nuovi DGM Modular sono ottimizzati per garantire un raffreddamento a una ventilazione passiva fino a 7,5 kilowatt. Sono forniti con un filtro EMC integrato nell’inverter e possono funzionare in un intervallo di temperatura molto ampio, da meno 25 gradi Celsius fino a più 50 gradi Celsius, senza che le prestazioni ne siano compromesse.

Gamma fornita con motoriduttore o separatamente

La serie DGM Modular può essere fornita associata a motoriduttore o separatamente, per l'installazione del motore a parete o a bordo. Se l’inverter viene fornito assieme al motoriduttore, gli inverter vengono preconfigurati presso gli stabilimenti Bonfiglioli, dove vengono impostati i parametri del motore ed eseguita l’autoregolazione. In base alle esigenze, gli utenti possono modificare il settaggio tramite tastierino esterno, disponibile come accessorio, oppure con il software di programmazione VPlus Dec. Con il nostro SW di gestione, l’utente può agevolmente eseguire l’intera configurazione, la risoluzione dei problemi e le operazioni di verifica.
I DGM Modular standard sono dotati di un PLC integrato, le cui funzioni possono essere usate mediante programma per PLC Soft (IEC 61131-3). Il programma per PLC può essere usato per personalizzare le funzioni dell’inverter. La programmazione può avvenire in modalità FBD (Function Block Diagram), ST (Structured Text), IL (Instruction List).
Il DGM Modular può essere dotato di un interruttore principale e la sua versatilità e semplicità accorciano i tempi per il cablaggio elettrico e abilitano varie caratteristiche su richiesta.

Viti a ricircolazione di sfere

NSK ha sviluppato una gamma di vite a ricircolazione di sfere che riduce gli errori di movimento per offrire una migliore qualità di finitura delle superfici nelle macchine utensili utilizzate per la lavorazione di stampi e in altre applicazioni dove la qualità delle superfici è fondamentale. Azzerando o riducendo i tempi delle lavorazioni secondarie di finitura, la nuova vite contribuisce anche ad aumentare la produttività, diminuendo al tempo stesso l’attrito con un conseguente risparmio energetico.

Correzione con il controllo numerico

Negli ultimi anni, i costruttori di macchine utensili come centri di fresatura a cinque assi chiedono maggiore precisione per ottenere stampi con superfici di qualità superiore; di conseguenza, le viti a ricircolazione di sfere utilizzate su queste macchine devono garantire una precisione di movimento sempre maggiore.
Quando una vite a ricircolazione di sfere inverte il senso di marcia, le fluttuazioni improvvise dell’attrito causano errori di interpolazione (quadrant glitch) con due picchi, che lasciano striature evidenti sulla superficie lavorata e ne compromettono la qualità. Numerosi studi sugli errori di interpolazione hanno dimostrato come sia possibile correggere il primo picco con il controllo numerico (compensazione del servo-controllore tramite software). Nonostante sia più difficile compensare completamente il secondo picco, a causa dell’effetto combinato di più fattori (rispetto al primo picco), NSK è ora in grado di proporre al settore delle lavorazioni meccaniche la soluzione al problema.

Design interno ottimizzato

Sfruttando la simulazione e l’analisi dell’attrito, NSK ha sviluppato una vite a ricircolazione di sfere con design interno ottimizzato. La chiave per arrivare a questo risultato è stata comprendere il meccanismo sottostante alle oscillazioni di attrito nelle viti a ricircolazione di sfere.
Fra le loro molteplici caratteristiche, le viti stabilizzano la coppia di azionamento e riducono le oscillazioni dell’attrito quando invertono il senso di marcia, aumentando in tal modo la precisione di movimento e riducendo gli errori di interpolazione. Il risultato è l’eliminazione quasi totale dei difetti superficiali dovuti ad errori di interpolazione.

Compensazione del servo controllore via software

Combinando la vite a ricircolazione di sfere di NSK con la compensazione del servo controllore via software, i costruttori di macchine utensili possono garantire ai propri clienti miglioramenti significativi della qualità delle superfici lavorate. Inoltre, la migliore qualità delle superfici elimina o riduce la necessità di processi di superfinitura richiesti in passato, riducendo i tempi di ciclo, mentre la coppia di azionamento più bassa contribuisce al risparmio energetico.
Per garantire la massima praticità ai costruttori di macchine utensili, le viti a ricircolazione di sfere di NSK con controllo dell’errore di interpolazione sono pienamente intercambiabili con i prodotti tradizionali e possono essere quindi adottate senza costose modifiche agli impianti. La vite a ricircolazione di sfere sarà proposta con diametri di albero da 25 a 63 mm e passi da 5 a 30 mm. Saranno disponibili diversi tipi di precarico: sfasamento di passo (precarico Z) e precarico a doppia chiocciola (precarico D).

Anelli di serraggio

Gli anelli di serraggio sono utilizzati per collegare alberi e assi, ma possono anche essere utilizzati come fermi fissi o elementi di fissaggio. La gamma di anelli di serraggio norelem comprende tre tipologie di prodotti: anelli con intaglio interno, anello con intaglio esterno e anelli divisi in due parti, nei quali le due parti dell´anello sono tenute insieme da due viti a testa cilindrica.

Anelli di serraggio con intaglio

Gli anelli di serraggio con intaglio interno sono montati assialmente su alberi o assi e li racchiudono con una distribuzione uniforme della forza di serraggio. In questo modo si ottiene un accoppiamento dimensionalmente accurato, elevate forze di tenuta e nessun danno all'albero. Gli anelli di serraggio con intaglio esterno, invece, creano forze di serraggio fino al 15% superiori rispetto alla loro controparte con intaglio interno. Il foro, tuttavia, rimane cilindrico e racchiude l'albero in modo più preciso.

Anelli di serraggio divisi in due parti

Gli anelli di serraggio divisi in due parti possono essere posizionati sia assialmente che radialmente sull'albero o sull'asse, in modo da racchiudere l'albero con una distribuzione uniforme delle forze di serraggio. I due pezzi sono tenuti insieme da viti a testa cilindrica. Come per le versioni monopezzo, il serraggio avviene riducendo l'altezza della scanalatura con viti cilindriche. In questo modo si ottiene un accoppiamento dimensionalmente accurato ed elevate forze di tenuta senza danneggiare l'albero. Tutti e tre gli anelli di serraggio sono disponibili in versione normale e più larga.

Quattro materiali diversi

Le tre tipologie di prodotto sono disponibili in quattro materiali diversi: acciaio, alluminio, acciaio inox di qualità A2 e nella gamma di acciaio inox di qualità A4 di norelem. Ciò consente di utilizzare questi anelli di serraggio in ambienti con una stretta vicinanza all'acqua salata, come i cantieri navali. Gli anelli sono inoltre adatti all'utilizzo su un ampio intervallo di temperature, potendo resistere fino a -40°C e fino a +175°C, il che li rende adatti a una vasta gamma di industrie e applicazioni.
 

Un software per velocizzare e semplificare l'automazione di impianti

Per offrire un altro livello in termini di prestazioni, visibilità, connettività e utilizzabilità degli impianti, Emerson ha annunciato l'ultima versione della sua piattaforma di automazione avanzata, Movicon.NExT™ 4.2. Il software è progettato per interfacciarsi facilmente con qualsiasi dispositivo da campo e sistema di comando o aziendale, connettendo utenti e produttori di apparecchiature originali (OEM) con i dati e le informazioni necessari per ottenere l'eccellenza operativa in una vasta gamma di applicazioni, tra cui la produzione discreta e ibrida, come quella alimentare e di beni di consumo confezionati, oltre che nel settore energetico, delle infrastrutture, dell'automazione edilizia e dell'automazione di macchine.

Piattaforma con interfaccia utente locale

Movicon.NExT 4.2 è una piattaforma flessibile e modulare che fornisce interfaccia utente locale, supervisione e analisi scalabile da applicazioni IIoT o WebHMI di piccole dimensioni su dispositivi Linux integrati a grandi sistemi di server Windows®, consentendo agli utenti di ottenere miglioramenti nella sostenibilità e nelle prestazioni, un passo per volta, in modo facile ed economico.

Sicurezza certificata

La piattaforma Movicon.NExT 4.2 consente agli utenti di sviluppare soluzioni in modo più rapido e sicuro grazie a una serie di funzionalità, tra cui prestazioni migliori, certificazione IEC 62443-3-3 per una maggiore sicurezza informatica e ulteriori oggetti piatti per una maggiore efficienza. Inoltre, la piattaforma consente un rapido sviluppo delle applicazioni senza la necessità di competenze specializzate o configurazioni personalizzate.

Sono stati apportati miglioramenti anche a ciascun modulo di Movicon.NExT, Movicon WebHMI, NExT.AR e Pro.Lean, tra cui miglioramenti alla connettività per rafforzare le comunicazioni, opzioni per facilitare la certificazione, supporto per il Titolo 21 del Code of Federal Regulations (CFR) per le ricette per una maggiore utilizzabilità e notifiche di allarme per ridurre i costi delle infrastrutture. Tra le capacità grafiche espanse WebHMI si trova l'aggiunta di diversi oggetti personalizzabili per migliorare ulteriormente la facilità di utilizzo per gli sviluppatori.

Realtà aumentata

La soluzione per realtà aumentata NExT.AR ora include una funzionalità di zoom che consente al personale di accedere ad asset dell'impianto irraggiungibili in precedenza, riducendo i costi di manutenzione. Il modulo di analisi della produttività Movicon Pro.Lean ora contiene numerosi miglioramenti che facilitano lo spostamento nelle misure OEE, la gestione delle pianificazioni e la gestione dei rifiuti.

Puntali impilabili e una gamma rivista di spine di sicurezza cortocircuito

Che si tratti di testare, misurare o diagnosticare componenti e sistemi: negli ultimi quattro decenni, Stäubli Electrical Connectors è diventato sinonimo di accessori di prova sicuri. Attualmente, quasi l’intero assortimento Stäubli è presente sulla Conrad Sourcing Platform. Questo viene utilizzato, tra l'altro, nel campo delle energie rinnovabili e nelle applicazioni di automazione. Nel campo della tecnologia di prova e misurazione, l’assortimento Stäubli comprende puntali da 2 mm e 4 mm, prese, spine, sonde di prova, morsetti e adattatori. Tutti i prodotti di questa categoria sono sviluppati e approvati secondo la norma IEC EN 61010-031 e possono essere utilizzati fino alla categoria di misura CAT IV.

Tecnologia di misurazione e prova

Stäubli ha lanciato diverse linee di prodotti, ora disponibili anche sulla Conrad Sourcing Platform, che includono una gamma di puntali impilabili. Sono dotati di una presa sul retro che consente di collegare altri puntali. Questa caratteristica è particolarmente necessaria nelle strutture di formazione o nei banchi di prova con breakout box, dove la distribuzione del segnale e le misurazioni simultanee sono molto importanti. Con undici colori standard (incluso il nuovo colore arancione per il settore della mobilità elettrica) e sei diverse lunghezze standard, Stäubli offre un assortimento completo di puntali impilabili per molte applicazioni.

Spine di sicurezza cortocircuito

Anche l’assortimento delle spine di sicurezza cortocircuito è stato completamente rinnovato. In particolare, il design è stato rivisto e standardizzato per l’intero assortimento. Tutte le spine di sicurezza cortocircuito Stäubli hanno ora l'approvazione UL e sono quindi certificate anche per il mercato nordamericano. Un piacevole effetto collaterale: grazie al nuovo design e all'ottimizzazione della produzione, è stato possibile ridurre al minimo anche i costi e quindi i prezzi di questi prodotti.

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