Segnali di ripresa dall'imprenditoria giovanile

Nel trimestre gennaio-marzo, Unioncamere registra un incremento di 16 mila unità per le aziende under 35

  • 20 Luglio 2015
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    Segnali di ripresa dall'imprenditoria giovanile

L’aria di ripresa sembra sostenere la voglia d’impresa dei giovani.

Dall’inizio dell’anno, un piccolo esercito di italiani ‘under 35’ ha sciolto le riserve e - davanti ad un mercato del lavoro che lentamente ha ripreso a muoversi - ha scelto, come si diceva una volta, di mettersi ‘in proprio’. Delle oltre 115mila imprese nate tra gennaio e marzo, infatti, oltre 35mila (il 31%) hanno alla guida uno o più giovani con meno di 35 anni di età. La culla di questa vitalità imprenditoriale continua ad essere il Mezzogiorno, dove ha sede il 36% delle imprese giovanili nate lo scorso trimestre, con poco più di 13mila nuove iniziative.

Quasi 2 aziende su 3 avviate da un under 35 hanno puntato subito su internet, il 45% è già pronto a vendere online. I settori che attirano di più i giovani imprenditori sono quelli del commercio (dove opera circa il 20% delle neo-imprese ‘under 35’), delle costruzioni (9,5%) e dei servizi di ristorazione (5,1%). Nella grande maggioranza dei casi (il 76%) si tratta di imprese individuali, la forma più semplice - ma anche la più fragile - per operare sul mercato; il 17% ha scelto invece la forma della società di capitale, più idonea a sostenere progetti di sviluppo anche ambiziosi. La foto sull’imprenditoria giovanile è stata presentata da Unioncamere sulla base di Movimprese, la rilevazione trimestrale condotta da InfoCamere sulla base del Registro delle Imprese delle Camere di Commercio.

Il contributo dei giovani imprenditori under 35 al ricambio della base imprenditoriale (il saldo tra aperture e chiusure di imprese giovanili è stato pari a +16.606 unità) è particolarmente importante in un trimestre come quello di inizio anno che, tradizionalmente, sconta un forte bilancio negativo (quest’anno è stato pari a -18.685 unità, dovuto al concentrarsi di molte chiusure di attività sul finire dell’anno precedente). Nonostante la lunga e sfiancante stagione di crisi, il tessuto produttivo italiano mostra dunque una notevole capacità di rigenerare risorse imprenditoriali, grazie alla forte dinamica della sua componente giovanile.

 

Continua a leggere l'articolo tratto da Infocamere sul numero di Giugno-Luglio de Il Distributore Industriale