LOVATO Electric, specialista multiprodotto

Massimiliano Cacciavillani, Amministratore Delegato di LOVATO Electric, racconta i novant'anni dell'azienda bergamasca

  • Massimiliano Cacciavillani, Amministratore Delegato
    Massimiliano Cacciavillani, Amministratore Delegato
  • Stabilimento LOVATO Electric di Gorle (BG)
    Stabilimento LOVATO Electric di Gorle (BG)
  • Laboratorio
    Laboratorio

Quasi novant'anni di storia e cambiamenti: quali sono stati i passaggi fondamentali vissuti da LOVATO Electric dalle origini al giorno d'oggi?

LOVATO Electric è stata fondata nel 1922: l'anno prossimo sarà il nostro novantesimo anno di attività. Spesso mi viene chiesto perchè l'azienda si chiama LOVATO Electric mentre il cognome della mia famiglia è Cacciavillani: in realtà l'azienda fu fondata dai cugini Lovato, furono loro a dare inizio a questa attività. Dai Lovato si è passati ai Cacciavillani quando la zia di mio nonno, che insieme ai cugini Lovato aveva dato inizio all'azienda, non avendo eredi, lasciò a lui l'attività: io rappresento la quarta generazione della mia famiglia alla guida di LOVATO Electric. Nel 1948 c'è stato il primo passaggio importante: da realtà artigianale, molto piccola, l'azienda si è trasferita in un vero e proprio capannone industriale. Nel 1963 ci siamo spostati a Gorle (sempre in provincia di Bergamo): all'epoca qui c'era solo lo stabilimento LOVATO Electric circondato da campi. La mia famiglia, salvo la mia generazione, di fatto ha sempre vissuto all'interno dell'azienda. Con 14mila metri quadrati l'azienda nel frattempo era diventata sempre più grande. Nel 1973 fu creato il primo ufficio export: il primo passo nell'internazionalizzare LOVATO Electric fu fatto nel cercare clienti oltre i confini nazionali. LOVATO Electric è stata un precursore in questa direzione, molte aziende italiane stanno pensando all'export solo da 20 anni, noi lo facciamo praticamente da quaranta. Nel 1975 accanto alla produzione storica elettromeccanica l'azienda iniziò ad affiancare anche la produzione di componenti di tipo elettronico. Nel 1993 fu chiusa la produzione di quadri elettrici; in questo modo abbiamo fatto chiarezza sul mercato: LOVATO Electric è un produttore di componenti elettrici. Nel 1999 abbiamo lanciato un prodotto per noi importante: l'interruttore salvamotore magnetotermico, un prodotto che hanno solo le multinazionali, molto sofisticato e che richiede enormi investimenti. Si tratta di un prodotto chiave del pacchetto dei componenti per partenze motori che ci ha "accreditato" fra i principali produttori mondiali di elettromeccanica. Nel 2002 abbiamo voluto dare un segnale forte con la costruzione di una palazzina dedicata alla ricerca e allo sviluppo. Gli investimenti in corso sono tantissimi, siamo un'azienda in costante cambiamento e che continua ad investire. Il nostro segreto è proprio questo, la costanza negli investimenti, da 90 anni ad oggi.

Dal 1979 LOVATO Electric ha incominciato ad aprire sedi anche in altri Paesi: quale è stata, e quale è a tutt'oggi, la strategia di internazionalizzazione dell'azienda?

Come detto, nel '73 abbiamo cominciato le nostre attività di internazionalizzazione con l'apertura dell'ufficio export. All'inizio abbiamo cercato dei distributori importatori, oggi ne abbiamo ancora molti che tipicamente in forma esclusiva ci rappresentano nel Paese di competenza. L'importatore ha un magazzino proprio e viene formato da noi con visite periodiche, viene seguito nella promozione, nella vendita o nell'assistenza tecnica dei nostri prodotti. Qualche anno dopo, nel 1979, è cominciata la creazioni delle filiali: in certi mercati, che ci sono apparsi più strategici, abbiamo deciso di avere una presenza diretta sul territorio. Oggi abbiamo otto filiali che ci danno il vantaggio diretto di avere le informazioni del mercato di riferimento e che ci danno l'opportunità di lavorare nel migliore dei modi. Probabilmente in futuro apriremo qualche altra filiale. Oggi esportiamo in oltre 90 Paesi nei quali garantiamo servizio e reperibilità dei nostri prodotti. Inizialmente avevamo filiali con un socio locale, le ultime che abbiamo creato sono 100 % di proprietà di LOVATO Electric Italia con l'assunzione di un manager professionista locale che ha il compito di gestire la filiale. Qui a Gorle (BG) siamo in 260, in totale i dipendenti LOVATO Electric sono circa 450: le filiali sono tutte commerciali tranne quella in Repubblica Ceca che svolge anche attività produttive.

Come è stata gestita la recente crisi economica mondiale?

Nel 2009 abbiamo vissuto una crisi importante anche noi, ma ci siamo fatti trovare preparati: eravamo in splendida forma, avevamo macchinari e prodotti nuovi. Da giugno 2009 vedevamo già la risalita. La crisi l'abbiamo affrontata con clienti e prodotti nuovi, possiamo dire che per noi è stato sicuramente un bel test. Negli anni avevo sempre visto l'azienda crescere, vederla indietreggiare non è stato facile. Andare indietro fa male, ma questo indietreggiare ci ha fatto capire tante cose: dove si può migliorare, ci ha dato la conferme di tante scelte fatte in passato. Ora sappiamo che una crisi globale di questo tipo può succedere ed abbiamo imparato molte cose che ci saranno utili nel caso in futuro ricapiti una situazione di questo tipo.

Quali sono i prodotti di punta di LOVATO Electric e cosa caratterizza maggiormente l'azienda sul mercato?

LOVATO Electric è conosciuta soprattutto per i componenti elettromeccanici per le partenze motore che sono principalmente l'interruttore salvamotore magnetotermico, il teleruttore, il relè termico, gli avviatori elettromeccanici in genere. Negli ultimi anni abbiamo ottenuto risultati importanti anche su prodotti di tipo elettronico che ci stanno facendo riconoscere sul mercato. Oggi ci stiamo ritagliando un ruolo anche negli strumenti di misura e nei prodotti per il risparmio energetico. LOVATO Electric mira ad operare in due mondi: quello di costruttori di macchine (OEM) e quello dell'efficienza energetica.

Negli anni LOVATO Electric si è caratterizzata anche per le condizioni di lavoro dei suoi dipendenti e per i rapporti con i sindacati: come è nata questa collaborazione?

Si tratta di qualcosa che nasce da lontano.Abbiamo sempre avuto un approccio molto collaborativo con le rappresentanze sindacali, ne abbiamo sempre riconosciuto il ruolo. Per noi il sindacato ha un ruolo molto importante, il sindacato riconosce il nostro ruolo, noi lavoriamo nell'interesse dei lavoratori LOVATO Electric. Se i lavoratori sono soddisfatti e motivati abbiamo più possibilità di raggiungere i nostri obiettivi.

Politica aziendale e impatto sociale: come vive questi aspetti LOVATO Electric?

Relativamente alla politica aziendale abbiamo un documento che enuncia i valori fondamentali, si tratta di principi che derivano dalla mia famiglia e dal grande valore che diamo al rispetto reciproco. La serenità e il clima che si respirano all'interno dell'azienda da novant'anni sono per noi motivo di grandissimo orgoglio. LOVATO Electric è un'azienda molto presente e attenta ai bisogni del territorio.

Quali sono i mercati più importanti per LOVATO Electric?

L'Europa ed il Nord America sono per noi le aree più importanti. In questo momento stiamo ottenendo risultati eccellenti soprattutto nell'Est Europa, senza dimenticare però i mercati di Italia, Germania, Spagna e Inghilterra dove stiamo registrando ottime crescite. La Cina, l'India e il Brasile sono Paesi molto difficili per un'azienda di medie dimensioni come la nostra, andrebbero affrontati con produzioni in loco. Prodotti elettromeccanici Made in Italy sono difficilmente esportabili in questi Paesi, spesso protetti da dazi all'importazione ancora molto elevati.

Quali sono le strategie e gli sviluppi possibili per il prossimo futuro?

La strategia che persegue la nostra azienda è di essere una "specialista" multiprodotto: abbiamo 24 famiglie di prodotto a catalogo, negli anni miriamo ad essere considerati "specialisti" in ognuna di queste 24 famiglie. Non si tratta certo di una cosa semplice: essere considerati "specialisti" vuol dire avere una gamma completa, essere veloci e flessibili, avere un prezzo competitivo, poter fornire prodotti "custom" ai clienti, avere personale con elevata competenza tecnica. Questa è la nostra sfida, se la centriamo offriamo al mercato qualcosa di diverso rispetto alla multinazionale che non ha molte delle caratteristiche che ho appena elencato ma anche qualcosa di diverso rispetto all'azienda "specialista" monoprodotto che non ha un catalogo vasto come il nostro. Comprare da un'azienda di medie dimensioni come la nostra può offrire anche il vantaggio di avere interlocutori affidabili nel tempo con capacità decisionale immediata per poter prontamente reagire alle condizioni mutevoli del mercato.

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