20 anni di esperienza nel campo della misura e del controllo

Alberto Acquati, proprietario di burster Italia, riconosce la struttura familiare dell’azienda come punto di forza della propria attività

  • 20 anni di esperienza nel campo della misura e del controllo
    20 anni di esperienza nel campo della misura e del controllo
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    20 anni di esperienza nel campo della misura e del controllo

Sig. Acquati, quest'anno festeggiate il 20° anniversario di burster Italia. Qual è stato il punto di partenza all'inizio della vostra attività? E quale quello di svolta?
Ho deciso di costituire burster Italia agli inizi degli anni Novanta, una decisione dettata dagli eventi che hanno toccato la mia carriera. Conoscevo già burster gmbh & co kg in quanto azienda rappresentata della ditta di cui facevo parte. Con la famiglia burster ho instaurato un rapporto di fiducia che ci ha permesso, oggi, di arrivare a festeggiare il 20esimo anno di attività in Italia. Abbiamo iniziato da zero gestendo io e Matthias Burster tutte le attività e affrontando, nel tempo, i momenti difficili senza paura. Il primo anno è stata dura, ma già dal secondo siamo cresciuti, continuando a migliorare fino al 2007. Nel 2009 purtroppo abbiamo perso la rappresentanza di Staiger Mohilo, importante azienda complementare ai prodotti burster e dalla quale eravamo considerati il rappresentante migliore al mondo.

All'interno del team italiano di burster siete una vera e propria famiglia; quanto aiuta lavorare con persone a cui si è legati non solo da un rapporto di tipo lavorativo?
Il nostro successo è dovuto non solo agli ottimi prodotti che derivano da una lunga tradizione, ma anche alla nostra struttura familiare. Mia nipote Elisa Azzola è stata di grande aiuto in quanto persona di fiducia: ha iniziato come segretaria ed è arrivata a rappresentare una presenza fondamentale all'interno della nostra realtà. Dall'anno scorso è entrato a far parte del team burster Italia mio figlio Federico, già diventato una colonna portante della nostra attività.

Cosa vi ha portato a scegliere i prodotti di Coretec e Honeywell e quali vantaggi avete ottenuto da questa decisione?
Dopo aver perso la rappresentanza di una grande azienda nel 2009, abbiamo acquisito la distribuzione dei prodotti Coretec, marchio sul quale riponiamo grande fiducia per il successo futuro. Inoltre, abbiamo potenziato quella di Honeywell divisione Test & Measurement, azienda specializzata nel settore aerospaziale, automotive e oil&gas. Entrambe ci stanno dando grandi soddisfazioni. Per le attrezzature tecnologiche e i sensori ho avuto sempre contatti con Paesi leader come Germania, Giappone e Stati Uniti che considero validi anche a livello di disponibilità ai rapporti interpersonali.

In che modo si distinguono i prodotti che distribuite da quelli analoghi di altre aziende concorrenti?
I nostri prodotti si distinguono per la loro qualità e per il fatto che burster si rinnova di continuo, sviluppando nuove versioni e puntando su ricerca e sviluppo, un aspetto, a mio parere, fondamentale. Burster, la nostra casa madre, ha festeggiato nel 2011 50 anni di attività. Il loro laboratorio fa parte del consorzio europeo DKD, perciò tutte i prodotti, dai sensori agli strumenti, possono essere certificati. Ci distinguiamo inoltre per la particolare attenzione che riponiamo nella nostra visibilità, nel tenere informati e aggiornati i nostri clienti attraverso newsletters e redazionali e nel visitarli in tutta Italia.

Quanto incide il rapporto con le aziende partner nella vostra attività?
La collaborazione con alcune tra le nostre aziende partner nasce dal supporto di burster che ci ha aiutati soprattutto nel momento in cui abbiamo perso la nostra più grande rappresentanza, mettendoci in contatto con valide alternative. Questi partner sono tutti dotati di laboratori di taratura certificati. Lo stretto rapporto di fiducia e collaborazione ha consentito lo sviluppo di nuovi sensori e strumenti adeguati alla richiesta del mercato italiano.

In cosa consiste il vostro supporto pre e post-vendita?
Per noi non si riduce tutto alla semplice vendita del prodotto; dobbiamo dare la soluzione su misura. Il nostro slogan infatti è: MISURE. LA SOLUZIONE. Quando il cliente ci contatta e ci sottopone la sua esigenza, per noi è fondamentale farci dare indicazioni dettagliate per poter fornire il miglior supporto e la più ampia consulenza. Se il cliente ci richiede un'offerta, noi facciamo in modo di proporgliela entro la fine della giornata. La cosa fondamentale è la capacità di saper gestire le priorità. Inoltre nel post vendita è indispensabile saper rispondere anche a domande tecniche, cosa molto apprezzata dai nostri clienti. Questo tipo di approccio è dovuto sia al mio modo di lavorare che a quello dei miei collaboratori. Utilizzando manuali chiari e dettagliati, spesso è sufficiente un colloquio telefonico per completare la messa in servizio anche di uno strumento complesso. Abbiamo a che fare con diverse tipologie di clienti, per esempio gli"integratori", coloro che si occupano di automazione, che andiamo a visitare regolarmente e con i quali abbiamo contatti quotidiani. Talvolta andiamo direttamente dal cliente finale con l'integratore, per capire nel dettaglio il problema e poterlo risolvere nell'immediato. Poi vi sono i laboratori di ricerca come Università e CNR. I casi in cui invece ci avvaliamo della collaborazione di un partner esterno per raggiungere l'efficienza totale: è il caso di soluzioni che coinvolgono le presse elettriche, le quali servono ad assemblare, per esempio, un cuscinetto all'interno di un cambio. Si tratta di un'attrezzatura abbastanza complessa che presenta al suo interno un hardware molto importante, una vite a ricircolo di sfere, i sensori di forza e di spostamento, tutta la parte elettronica di azionamento del motore, e infine un software molto potente che serve sia per la movimentazione della pressa che per l'acquisizione dei dati storici del controllo di processo.

Gli obiettivi di burster Italia? Quali sono i progetti in vista?
Tra i nostri obiettivi c'è sicuramente quello di crescere, continuando dalla ripresa che abbiamo affrontato dopo il 2009 e raddoppiando il fatturato nel giro di un paio di anni. Quando ci prefiggiamo un obiettivo anche ambizioso, spesso per meriti e per un pizzico di fortuna riusciamo a raggiungerlo. Lavoriamo sempre con impegno e il clima all'interno dell'azienda ci consente di farlo al meglio.