I piloni galleggianti sono il futuro dell'eolico marino

questa scoperta rende possibili installazioni su fondali profondi sino a 700 metri

  • 30 Agosto 2010
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    I piloni galleggianti sono il futuro dell'eolico marino

Appoggiare sul fondo del mare i grandi piloni per l’energia eolica è sempre stato un limite alla crezione di numerosi parchi eolici marini.  Il rischio di capovolgimenti non permette installazioni su fondali più profondi di 60 – 70 metri. Quindi piloni vicini alla costa, ma la loro visibilità implica un elevato impatto ambientale, impedendo l'installazione di parchi eolici dove le coste hanno un alto valore paesaggistico. Ora però la tecnologia è in grado di superare questi limiti grazie ai piloni galleggianti che possono essere ancorati con cavi di acciaio e fluttuare sull'acqua con la parte inferiore cava. E quindi essere installati su fondali profondi fino a 700 metri, lontano dalla costa dove, tra l'altro, i venti sono più intensi. Dopo l'installazione di un prototipo di pilone galleggiante posizionato 10 km al largo delle coste della Norvegia, la norvegese Statoil e il governo scozzese hanno annunciato la volontà di installare in Scozia il primo parco eolico galleggiante. Statoil ha affermato di aver identificato due siti (al largo dell’isola di Lewis e lungo le coste della contea di Aberdeen) idonei ad accogliere le turbine Hywind. Si tratta di turbine della potenza unitaria di 2,3 MW, con piloni altri 165 metri, di cui 100 sotto la superficie dell'acqua, con pale di 82 metri di diametro. Edited by: Alessandra Basile

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