Nuova generazione nel fotovoltaico

luce e calore solare sfruttati simultaneamente sono in grado di generare elettricità

  • 25 Agosto 2010
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    Nuova generazione nel fotovoltaico

Un gruppo di ricerca dell’Università di Stanford, in California, ha sviluppato un metodo che permette di generare elettricità sfruttando simultaneamente la luce e il calore solare. Pete è il nome della tecnica (acronimo per Photon Enhanced Thermionic Emission) e il suo obiettivo consiste nell’aumentare l’efficienza dei pannelli e ridurre i costi di produzione di energia solare a tal punto da renderla ufficialmente competitiva nei confronti del petrolio. Dopo i primi test su Pete i risultati ottenuti sono incoraggianti. Attualmente esistono due approcci per ottenere energia elettrica dal sole. I pannelli fotovoltaici producono una corrente elettrica sfruttando l'energia dei fotoni per eccitare gli elettroni di un semiconduttore. I pannelli solari termodinamici invece utilizzano le radiazioni solari come sorgente di energia termica, che viene incamerata in speciali fluidi poi utilizzati per alimentare turbine a vapore. Il sistema Pete riesce a sfruttare entrambi i processi. Se gli ordinari pannelli fotovoltaici lavorano solo al di sotto dei 100 gradi centigradi, il nuovo prototipo raggiunge una buona efficienza solo al di sopra dei 200 gradi. Questo significa che potrebbe essere accoppiato ai concentratori solari parabolici - che possono raggiungere temperature di oltre 800 gradi - per ottenere efficienze mai raggiunte finora.   Edited by: Valeria Zanaboni

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