Ultime novità dal mondo della misura di portata

Renzo Mori, General Manager di Kobold Instruments, ripercorre le tappe e gli sviluppi dell’azienda fino ad arrivare alle ultime invenzioni proposte

  • Renzo Mori, General Manager di Kobold Instruments
    Renzo Mori, General Manager di Kobold Instruments
  • Nuovi misuratori di portata elettromagnetici MIM con design interamente in metallo
    Nuovi misuratori di portata elettromagnetici MIM con design interamente in metallo
  • Nuovi misuratori di portata elettromagnetici MIM con design interamente in metallo
    Nuovi misuratori di portata elettromagnetici MIM con design interamente in metallo

IEN Italia: Kobold è un’azienda tedesca fondata nel 1980 per la produzione di tecnologie di misura e regolazione. Ricostruiamo un po' la sua storia, ripercorrendone tappe e sviluppi fondamentali. Come si è evoluta l’azienda durante questi anni?

R. Mori: La nostra è una piccola multinazionale: Kobold conta infatti circa 350 dipendenti nel mondo e ha una serie di filiali presenti per lo più in Europa ma anche nel resto del mondo. Nasce nel 1980 da Mr. Kobold come azienda produttrice di alcuni strumenti di misura principalmente dedicati alla misura di portata. Nel corso degli anni sono state sviluppate delle partnership con alcuni costruttori di strumentazione e si sono avviati dei progetti nei quali Kobold aveva la responsabilità di costruire la parte elettronica o di misura. Attualmente la gamma dei prodotti è piuttosto vasta e ricopre tutte quelle che sono le tecnologie per le misure e i controlli di portata, pressione, livelli e temperature.

IEN Italia: Com’è strutturato il rapporto tra la casa madre e le filiali nel mondo? Esiste una strategia di gruppo unica e condivisa oppure ogni filiale gode di una relativa indipendenza?

R. Mori: In Germania ci sono quattro stabilimenti, tra cui la casa madre e quartier generale sita nei pressi di Francoforte. Oltre a questi, abbiamo stabilimenti in Ungheria, Spagna, USA e Italia. Nel corso degli anni Kobold ha anche acquisito alcune altre aziende che sono poi entrate a far parte del gruppo. La forza dell’azienda è la possibilità di avere tante soluzioni da prospettare al cliente e di essere consulenziali nei confronti della clientela: diamo indicazioni e suggerimenti sul principio di misura più idoneo da applicare per soddisfare qualsiasi tipo di esigenza e risolvere i problemi impiantistici.

Normalmente le filiali lavorano con i distributori, che sono in realtà dei partner attraverso i quali viene sviluppata l’attività di promozione nell’ambito del territorio nazionale. Noi ci occupiamo dell’Italia e per regolamento non possiamo vendere all’estero e quindi i nostri distributori hanno le competenze e l’esclusività di una provincia o regione a seconda dei casi. Noi li supportiamo sia nel training sia nella stesura delle offerte e andiamo anche a visitare i clienti insieme per renderci meglio conto delle situazioni da affrontare. Attualmente abbiamo dodici partner e qualche regione italiana ancora scoperta sulla quale stiamo facendo dei ragionamenti per cercare di completare la copertura su tutto il territorio.

IEN Italia: Vendete sul territorio solo tramite distributori o anche direttamente?

R. Mori: Abbiamo anche dei clienti direzionali. Ovviamente ci sono delle situazioni, soprattutto per i clienti grossi, in cui non si vogliono intermediari. Parte della Lombardia viene infatti seguita principalmente da noi. 

IEN Italia: Avete riscontrato differenze sostanziali tra il mercato nazionale e quello internazionale? Come avete consolidato la vostra presenza in Italia?

R. Mori: In Italia il mondo della strumentazione è abbastanza critico perché ci sono tanti concorrenti. Ci troviamo in concorrenza la maggior parte delle volte con dei costruttori che possono proporre una tipologia o tecnologia di strumenti; noi invece abbiamo un ventaglio di soluzioni diverse. Queste situazioni possono essere simili o inesistenti al di fuori dell’Italia: per esempio siamo simili alla Francia e alla Spagna per condizioni e situazioni di mercato e concorrenza ma molto distanti dalla Svizzera.

IEN Italia: Ci parli delle novità e dei vantaggi dei vostri ultimi prodotti.

R. Mori: I nostri ultimi prodotti sono dei misuratori di portata elettromagnetici molto compatti, completamente in AISI 316 e con display molto accattivanti. Semplici da utilizzare, hanno alcune particolarità tra cui la rotazione del display in modo elettronico, per cui in qualunque sistema di installazione, in qualunque direzione venga posizionato lo strumento, si ha sempre la possibilità di avere l’indicazione e la visibilità in modo corretto e nel giusto orientamento. Sono display touch utilizzabili anche con i guanti e uno dei vantaggi è quello di avere un’unica elettronica che però dà la possibilità di avere tutte le informazioni e le uscite necessarie per le misure di portata: la portata istantanea, quella totalizzata, il dosaggio e la misura della temperatura. Di questo modello esiste sia la versione compatta sia la versione separata, che permette di arrivare a temperature più elevate del fluido. Stanno inoltre costruendo la versione con attacco flangiato. La nuova elettronica sarà poi applicata in futuro anche agli altri strumenti, per cui è proprio una nuova generazione che nasce e che ci sta già dando ottime soddisfazioni e buoni risultati.

IEN Italia: Che risultati avete ottenuto dalla partecipazione a SPS Italia? Qual è il motivo che vi spinge a scegliere questa fiera come vetrina delle vostre novità?

R. Mori: Normalmente partecipiamo e fiere quali A&T, SPS e SAVE e ad eventi quali MaintenanceStories. SPS Italia è una fiera per noi molto importante perché ben organizzata e forse a livello nazionale è la più grande e quella che ha più visibilità. Vale la pena essere presenti perché è un buon appuntamento e un buon momento per incontrare i clienti.  

IEN Italia: Quanto è importante per voi il settore della manutenzione e quali prodotti in particolare sono maggiormente dedicati a questo settore?

R. Mori: Noi lavoriamo con una clientela costituita da costruttori di impianti, quindi coloro che hanno bisogno di una serie di strumenti ripetitivi per risolvere le varie problematiche d’impianto e le varie misure, ma anche da utilizzatori finali, che sono i classici manutentori, responsabili di produzione e responsabili di stabilimento che hanno la necessità di risolvere dei problemi che nascono a livello applicativo, e anche banalmente di sostituire strumenti che si sono guastati. Essendo un’azienda piccola e flessibile, abbiamo dalla nostra una certa velocità nella fornitura e nell’ambito della gestione delle commesse. I settori in cui lavoriamo meglio sono quelli dei costruttori di macchine in generale, sicuramente l’oleodinamica e infine siamo presenti marginalmente nel settore Food&Beverage, farmaceutico, chimico e del trattamento acque.

 

Marta Roberti

m.roberti@tim-europe.com