Visiere protettive in 3D

Creano una schermatura per tutto il volto contro le infezioni da contatto

  • da Weerg
  • 12 Maggio 2020
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  • Visiere protettive in 3D
    Visiere protettive in 3D

Weerg e PressUP hanno prodotto e offerto gratuitamente alle strutture ospedaliere un gran numero di visiere protettive. Il progetto delle visiere protettive è frutto di una serie di test effettuati partendo dai molti prototipi presenti online che Weerg e PressUP hanno adattato anche su consiglio di personale sanitario che ha collaborato alla messa a punto del dispositivo.

Processo di lavorazione

Weerg, e-commerce italiano che offre online lavorazioni CNC e stampe 3D, con all’attivo la più grande installazione di stampanti 3D industriali HP Multi Jet Fusion 5210, produce in nylon PA12 le strutture delle visiere che vengono successivamente inviate al sito produttivo di PressUP, alle porte di Roma. Qui, nella sede della tech-company romana leader nei servizi di stampa online, si tagliano gli schermi da fogli in PET da 0,5 mm utilizzando frese computerizzate, si stampano le istruzioni per l’assemblaggio e si gestiscono le spedizioni.

Tecnologia di stampa 3D

La tecnologia di stampa 3D, già impiegata in diversi ambiti medici come chirurgia maxillofacciale, cardiologia e ortopedia, risulta particolarmente efficiente nella produzione di parti e componenti di presidi sanitari e strumentazioni così necessarie in questo momento. Oltre alle visiere protettive, infatti, Weerg ha già contribuito ad altri due progetti. L’azienda veneta è tra le realtà che hanno accolto l’appello di Isinnova e FabLab Brescia producendo con il 3D Printing le valvole progettate per trasformare le maschere da snorkeling in maschere respiratorie d’emergenza. Tutto italiano anche il progetto Open Breath, che vede un team multidisciplinare impegnato nella messa a punto di un innovativo dispositivo per la respirazione assistita, al quale Weerg ha aderito come partner fornendo componenti urgenti per un ventilatore polmonare opensource.

Protezione e schermatura

Le aziende precisano che queste visiere non sostituiscono le indispensabili mascherine, ma rappresentano una prima barriera in grado di proteggere gli occhi e le mucose della bocca dagli starnuti e dalla saliva dei pazienti, creando una schermatura per tutto il volto contro le infezioni da contatto e fornendo quindi un valido supporto nella salvaguardia di medici e infermieri che operano in prima linea.