20 ex bunker Nato diventano un grande impianto fotovoltaico

utilizzando gli inverter SolarMax

  • 18 Gennaio 2010
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    20 ex bunker Nato diventano un grande impianto fotovoltaico

Un significativo esempio di riqualificazione e valorizzazione ambientale viene da Markt Taschendorf, nella Germania Centrale, circa 50 km a nord-ovest di Norimberga. Sopra i 20 bunker dell’ex deposito di munizioni della NATO, è stato recentemente inaugurato un grande impianto per la produzione di energia solare fotovoltaica, basato su soluzioni Sputnik Engineering e Sunflow. Con la sua potenza nominale complessiva di un megaWatt, l’impianto è classificato tra i maggiori della Franconia. Dal punto di vista tecnologico-strutturale, esso è composto da 5.700 moduli in silicio mono e policristallino, mentre un sistema di 27 inverter centralizzati trifase SolarMax 35S trasforma da continua in alternata la corrente elettrica prodotta, predisponendola all’immissione nella rete pubblica. L’energia elettrica pulita che deriverà su base annua dall’impianto di Markt Taschendorf è stimata in circa un milione di kiloWatt/ora, sufficiente per soddisfare il fabbisogno di 400 nuclei familiari in quel contesto climatico. Nel corso della cerimonia di inaugurazione dell’impianto, Sunflow ha presentato il sistema a inseguimento solare recentemente sviluppato, in grado di accrescere il rendimento dei moduli fotovoltaici fino al 30 per cento. “Abbiamo sviluppato questa soluzione appositamente per i tetti industriali, lavorando assieme all’Università di Amberg-Weiden”, ha spiegato Stephan Riß, CEO di Sunflow. Con tali tipi di coperture bisogna infatti considerare molteplici peculiari caratteristiche statiche e strutturali. Trattandosi di tetti molto leggeri, essi non sono in grado di sopportare forti sollecitazioni. Inoltre la vela solare può avere solo dimensioni contenute, onde evitare che il vento la danneggi. “Abbiamo quindi costruito un sistema leggero, ma stabile”, ha chiosato Riß. Pierre Kraus, tecnico della Filiale tedesca di Sputnik Engineering, ha illustrato l’importanza della flessibilità che caratterizza gli inverter SolarMax. “I nostri inverter – ha detto – hanno un campo di tensione d’ingresso molto ampio. Grazie a questa caratteristica, nell’impianto fotovoltaico di Markt Taschendorf siamo riusciti senza problemi a interconnettere con gli inverter stringhe provenienti da tre diversi tipi di moduli. Inoltre, in virtù del fatto che gli inverter SolarMax funzionano entro un ampio intervallo di temperatura e dispongono di protezione IP54, per Sunflow non è stato necessario praticare fori nei tetti dei bunker al fine di cablare gli apparecchi: è stato sufficiente collocare semplicemente gli inverter su un’idonea zona esterna”.

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