Siemens ha tenuto il corso accademico Macchine Utensili al Politecnico di Milano

l'azienda collabora per formare figure professionali del futuro con la consegna degli attestati di frequenza

  • 2 Febbraio 2015
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  • Giuliano Busetto, CEO delle Divisioni Digital Factory e Process Industries and Drives di Siemens Italia
    Giuliano Busetto, CEO delle Divisioni Digital Factory e Process Industries and Drives di Siemens Italia

La richiesta maggiore che arriva dall'industria manifatturiera riguarda figure professionali con competenze specifiche nella meccanica e nel software di programmazione. Siemens e il Politecnico di Milano, insieme alla Fondazione Politecnico di Milano - di cui Siemens è socio fondatore - mettono a disposizione degli studenti del terzo anno del Corso di Studi in Ingegneria Meccanica del Polo Territoriale di Piacenza del Politecnico, il corso di "Macchine utensili" presso il Centro Tecnologico Applicativo (TAC) di Siemens a Piacenza.

"Siemens Italia è in prima linea nel rispondere alle esigenze del mercato del lavoro grazie anche alle proprie attività presso il Centro Tecnologico di Piacenza che rientrano in un progetto di sempre maggiore attenzione riservata alla formazione di profili professionali" ha affermato Giuliano Busetto, CEO delle Divisioni Digital Factory e Process Industries and Drives di Siemens Italia in occasione della cerimonia di consegna degli attestati di frequenza agli studenti.

Il corso universitario, giunto alla quarta edizione e nato dall'esperienza e dal knowhow di Siemens nel settore delle macchine utensili, ha l'obiettivo di formare i giovani studenti coniugando didattica e pratica grazie alla possibilità di utilizzare gli strumenti e le macchine con cui lavoreranno un domani in azienda. Sede ideale per fornire lezioni teoriche, esercitazioni pratiche e visite formative presso le aziende del settore, il TAC di Piacenza offre la possibilità di operare in una factory digitale a tutti gli effetti, dotata di macchinari avanzati e degli strumenti necessari per progettare e produrre pezzi - semplici ma anche estremamente complessi - per monitorare la produzione, l'efficienza e la produttività delle macchine.

In un'ottica di sempre maggiore digitalizzazione, i futuri ingegneri dovranno acquisire un bagaglio di competenze professionalizzanti e specifiche sempre maggiore: la fabbrica digitale necessita, infatti, di professionisti qualificati non solo nella lavorazione su macchina utensile, ma anche capaci di far dialogare la macchina con il computer.