Vent’anni di strumentazione di misura

Paolo Ferrario, Marketing Manager di Precision Fluid Controls, racconta l’evoluzione di Precision Fluid Controls durante i suoi primi vent’anni e illustra le novità esposte a SPS Italia

  • Paolo Ferrario, Marketing Manager di Precision Fluid Controls
    Paolo Ferrario, Marketing Manager di Precision Fluid Controls
  • Vent’anni di strumentazione di misura
    Vent’anni di strumentazione di misura
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    Vent’anni di strumentazione di misura

IEN Italia: Precision Fluid Controls si è costituita nel 1998. Come si è evoluta l’azienda durante questi primi vent’anni? Ci racconta i progressi e le esperienze più significative?

P. Ferrario: Precision Fluid Controls nasce operativamente nel 1998 come azienda di strumentazione industriale, distribuzione e rivendita e nel corso dei suoi primi vent’anni di attività ha incrementato sempre di più il numero di brand distribuiti in Italia e la sua presenza sul territorio. È partita come una piccola realtà locale in ambito lombardo per poi espandersi e aprire nel corso degli anni altre sedi in Italia, a Roma, Latina e Chioggia. Abbiamo iniziato la nostra attività con la rappresentanza dei prodotti Barksdale e Bronkhorst, rappresentanze per noi storiche, e nel corso degli anni abbiamo implementato il numero delle stesse aggiungendo marchi prestigiosi come FCI, Ham-Let e Tescom. Gli ultimi sviluppi ci hanno portato inoltre a chiudere una nuova partnership con Honeywell relativa alla distribuzione della strumentazione di processo. Precision Fluid Controls agli esordi era composta da tre persone; oggi conta 30 dipendenti in Italia e quattro nella sede francese.

IEN Italia: Da pochi anni l’azienda infatti ha aperto nuove sedi oltre quella milanese, una in Francia e due in Italia. Quali sono le prospettive presenti e future per le stesse? Avete in programma ulteriori aperture?

P. Ferrario: La sede di Roma nasce nel 2008 per supportare e servire le ingegnerie presenti a Roma. La creazione di questa sede si è rivelata strategia perché è diventata lo strumento per seguire tutto il sud Italia. A livello logistico e di stock, abbiamo deciso di creare un piccolo magazzino a Roma, molto più ridotto rispetto a quello di Milano ma in grado di consentire una minima gestione delle problematiche anche al sud.

La sede di Chioggia è nata invece nel 2016 principalmente per una grossa espansione a livello di ordinativi e fatturato che c’era stata nel corso di quell’anno in Veneto. Per questo motivo abbiamo deciso di assumere un venditore specificamente dedicato alla gestione dell’area veneto-friulana e trentina.

Nel 2015 inoltre, spinti da alcuni nostri fornitori, abbiamo deciso di intraprendere questa avventura estera aprendo con un partner spagnolo una sede a Parigi, chiamata Fluide Précision. È una realtà un po' più piccola che cerca di rispecchiare l’azienda italiana come organizzazione e struttura. Per il momento ci riteniamo soddisfatti e non prevediamo ulteriori espansioni, per lo meno all’estero.

IEN Italia: Precision Fluid Controls propone strumentazione di misura di ogni tipo per il controllo di livello, portata, pressione e temperatura nel mondo dei fluidi. In che tipo di mercati e applicazioni trovate più riscontri?

P. Ferrario: Uno dei focus principali di Precision dalla sua nascita è stato il mercato dell’Oil&Gas, che ha rappresentato da sempre una fetta importante e significativa del nostro fatturato. Successivamente alla crisi che c’è stata negli ultimi anni nello stesso settore, abbiamo diversificato notevolmente la nostra attività ottenendo ottimi risultati: anche il 2017 è stato un anno che ha avuto una crescita del 10% a livello di fatturato e anche superiore a livello di ordinativi. La nostra attività si è diversificata in settori molto svariati: uno dei più significativi è quello dei costruttori di macchine, seguito dal Food&Beverage, dal farmaceutico e da quello dei trattamenti superficiali, per quanto riguarda sia l’utente finale sia i costruttori dei sistemi e degli impianti del settore. Il settore dell’automazione in generale rappresenta una buona parte del nostro fatturato e, grazie alla partnership con Honeywell per la parte di PLC e registratori videografici, contiamo che possa diventare ancora più significativa.

IEN Italia: L’azienda parteciperà all'ottava edizione di SPS IPC Drives Italia. Ci può dare qualche anticipazione sulle novità che esporrete?

P. Ferrario: Precision conferma per la sesta volta la sua partecipazione alla Fiera SPS IPC DRIVES che avrà luogo a Parma dal 22 al 24 maggio. Per noi è una delle fiere principali e più importanti in Italia e quest’anno abbiamo deciso di incentrarla principalmente su tre argomenti, il primo dei quali riguarda i sistemi di dosaggio per microportate della Bronkhorst che funzionano associando un misuratore di portata a effetto Coriols a una pompa dosatrice, perché crediamo siano applicabili in molti ambiti, tra cui anche l’automazione. La seconda novità che esporremo a SPS riguarda la parte PLC e videografici di Honeywell, essendo per qualcosa di nuovo e che abbiamo deciso di introdurre all’interno della nostra gamma di prodotti proprio per andare a offrire un servizio aggiuntivo ai nostri clienti. Fino all’anno scorso ci fermavamo infatti alla strumentazione da campo; da quest’anno offriamo tutta la parte relativa all’acquisizione del segnale. Il terzo prodotto che andremo a presentare è una novità che sarà pronta proprio per SPS, infatti sarà lanciata da un nostro fornitore a maggio, che riguarda una nuova serie di termostati, pressostati e livellostati elettronici, con allarmi relè e anche in versione IO-Link, sposandosi con il concetto attualissimo di Industria 4.0. Ciò ci permette inoltre di approcciare anche mercati in cui eravamo tagliati un po' fuori, come l’automotive, dalla mancanza di protocolli digitali adatti a questo tipo di ambito.

IEN Italia: Che risultati avete ottenuto dalla partecipazione a SPS Italia? Qual è il motivo che vi spinge a scegliere questa fiera come vetrina delle vostre novità?

P. Ferrario: I risultati ottenuti dalla partecipazione a SPS sono sempre stati positivi e sicuramente anche il numero assoluto dei contatti è sempre stato ottimo. Il motivo che ci spinge a sceglierla sta nel fatto che per noi si è rivelata un’ottima vetrina per mostrare le nostre novità di prodotto, ma anche per quanto riguarda il passaggio di clienti nuovi e già esistenti.

IEN Italia: Secondo la sua esperienza, quanto è diffusa in Italia la cultura della manutenzione? Continua a essere percepita come un semplice costo piuttosto che come un investimento? Se sì, cosa si può fare per invertire la rotta?

P. Ferrario: Nel nostro settore la manutenzione è un fattore sempre determinante. Abbiamo iniziato da poco a offrire un servizio completo che non si limita più alla singola vendita ma include la fase di startup e un ciclo di manutenzione programmata. Tendenzialmente offriamo un servizio periodico a pacchetto e cerchiamo di far percepire al cliente come il servizio che noi andiamo a offrire sia un investimento per il suo impianto o macchinario, e non un costo, e come poter garantire il corretto funzionamento nel tempo senza problemi di fermo impianto/macchina, con costi più elevati e difficili da quantificare. Sicuramente questo concetto non sempre viene percepito ed è soprattutto è difficile da spiegare per un’azienda come la nostra che offre componenti e non macchinari. Negli ultimi anni però c’è un’attenzione maggiore, soprattutto per la parte di startup e service periodico perché credo sia anche visto come un modo di spostare la responsabilità al venditore e non all’acquirente.

Marta Roberti

 

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