IO-Link per la produzione di birra

Master IO-Link e sensoristica ifm per l'ottimizzazione della gestione dei valori di processo in una sala di cottura di un nuovo impianto per un birrificio australiano

  • La sala cottura realizzata da LASI Srl
    La sala cottura realizzata da LASI Srl
  • Pressostato elettronico PI2898 installato all’esterno del tank
    Pressostato elettronico PI2898 installato all’esterno del tank
  • Sensore induttivo di sicurezza GG505S installato sull’oblò del tino
    Sensore induttivo di sicurezza GG505S installato sull’oblò del tino
  • Relè di sicurezza G1501S
    Relè di sicurezza G1501S
  • Master IO-Link AL1102 con display a LED DP2200 per la conversione dei valori analogici
    Master IO-Link AL1102 con display a LED DP2200 per la conversione dei valori analogici

LASI Srl è un’azienda italiana ed internazionale attiva da oltre 60 anni nella progettazione e nella realizzazione di sale cottura e fermentatori per il settore birra e di autoclavi, fermentatori, serbatoi e presse pigiatrici per il settore enologico. La collaborazione con ifm nasce dalla necessità del cliente di realizzare un nuovo impianto per un birrificio australiano che prevede una innovativa sala cottura.

Layout del progetto

Giorgio Avanti, tecnico commerciale ifm Italia, ha lavorato a partire dallo scorso marzo insieme ai tecnici e ai mastri birrai di LASI Srl allo sviluppo del layout dell'intero progetto.

Ivan Pulina, Tecnico Commerciale, Birraio Qualificato riconosciuto a livello internazionale e Responsabile della parte di vendita e realizzazione impianti birra in LASI Srl, ne illustra le principali caratteristiche:

“La sala cottura automatica da 75hl a 3 tini, con un carico di circa 2 tonnellate di malto d’orzo per batch, destinata al mercato australiano, è composta da un primo tino di ammostamento, da un secondo di filtrazione e da un terzo tino di bollitura/whirlpool dove avviene la cottura del mosto. Puntando a mercati internazionali, come quello australiano, e data la necessità di monitorare da remoto l’intero impianto, la scelta della tecnologia innovativa IO-Link di ifm è stata indispensabile”.

Ottimizzazione della gestione dei valori di processo

La soluzione ifm, costituita da master IO-Link e sensoristica, ha reso possibile l’ottimizzazione della gestione dei valori di processo per la sala di cottura del nuovo impianto, equipaggiandolo in modo completo in ottica Smart Factory:

  • sensori di livello (LMT100), di temperatura (serie TA) e di pressione (serie PL e PI) sono installati direttamente sui silos
  • sensori induttivi di sicurezza (GG505S) evitano l’apertura degli oblò dei tini in caso di temperatura/pressione potenzialmente dannosa; sono dunque utili sia per garantire la sicurezza dell’operatore sia per evitare possibili contaminazioni del prodotto durante le fasi di lavorazione
  • i convertitori di segnale DP2200 permettono l’integrazione di tutti quei componenti non provvisti della tecnologia IO-Link

Certificazione europea 1935/2004 e FDA americana

Tutto l’impianto è stato realizzato nel rispetto della certificazione europea 1935/2004 e FDA americana riconosciuta a livello internazionale per gli ambienti dell’industria alimentare.

Realizzazione e installazione

La realizzazione del progetto si è positivamente conclusa nel mese di luglio e l’installazione presso l’end user australiano, avvenuta nello scorso mese di febbraio, ha confermato l’ottima riuscita e la ripetibilità dell’applicazione.

I master IO-Link AL1102, i moduli IO-LinkAL2401 e la sensoristica di ifm hanno reso l’impianto innovativo e pronto per Industria 4.0, garantendo diagnostica integrata per tutti i sensori a bordo.

Principali vantaggi ottenuti dal cliente

Precisione estrema dei valori di processo su tutti i tini di cottura, ottimizzazione della produzione, riduzione di tempi/costi di esecuzione ed estrema semplicità di cablaggio sono tra i principali vantaggi ottenuti dal cliente:

“Grazie a questa tecnologia è stato possibile risparmiare molte ore di lavoro nell’assemblaggio ed altrettante ore nella messa in servizio, oltre che parecchi metri di cavo che un tempo si utilizzavano per cablare tutti i sensori al quadro; siamo riusciti ad integrare tutti quei componenti non dotati di IO-Link a bordo grazie a dei convertitori di segnale. Posso affermare che ifm è entrata a far parte integralmente di tutto il nostro progetto industriale di produzione di birrerie.”