Manutenzione vs produzione: due punti di vista solo apparentemente in contrapposizione

Una impresa ferroviaria è una impresa di servizi, che produce un bene che non può essere immagazzinato, vende un trasporto, che quasi mai può essere richiesto, ma anche prodotto e venduto in modo estemporaneo

  • Divide et regola. Una rete, molte imprese ferroviarie, la ricchezza della liberalizzazione (Piacenza, gennaio 2011)
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  • La manovra, senza la quale non vi sarebbe trasporto merci per ferrovia (Piacenza, gennaio 2011)
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  • Teoria di carri alte sponde e tramogge pronti per il carico (Porto di Odessa, agosto 2008)
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Una impresa ferroviaria deve produrre e vendere servizi di trasporto, di persone ovvero di merci, con criteri di efficienza e di efficacia non dissimili dalla industria manifatturiera. Una impresa ferroviaria è una impresa di servizi, che produce un bene che non può essere immagazzinato, vende un trasporto, che quasi mai può essere richiesto, ma anche prodotto e venduto in modo estemporaneo, come succede nel trasporto stradale, per tanti motivi, in primis la disponibilità limitata sul territorio di infrastrutture ferroviarie, i binari non arrivano ovunque, ed i treni sono disponibili solo in luoghi particolari, che chiamiamo solitamente depositi o terminali e, non meno importante, sono anche una risorsa scarsa e costosa.

Per questo motivo ogni impresa ferroviaria deve gestire al meglio questi preziosi asset, cercando la soluzione ottima in un sistema limitato, dove i vincoli principali sono:

 - la scarsità di mezzi;

- la disponibilità di mezzi in siti diversi da dove servono;

- la disponibilità di personale per la manovra, formazione, verifica, condotta e scorta del materiale rotabile;

- il rispetto degli orari concordati sia con il cliente, ma anche con il Gestore della Infrastruttura ferrovia, che vende ad una impresa ferroviaria uno spazio sulla rete, detto traccia, equivalente in tutto e per tutto ad uno slot in un aeroporto ovvero una rotta in cielo. Tutto ciò richiede che la impresa ferroviaria abbia una regia che coordina queste risorse, che garantisca la produzione del servizio in condizioni economicamente vantaggiose per l'impresa, questa è la sala operativa. In funzione delle dimensioni della impresa ferroviaria la sala operativa può svolgere entrambe le funzioni di fleet management di produzione, così come quella di manutenzione. Talvolta invece le risorse sono distinte, anche fisicamente separate. "Fleet management" è un termine inglese che significa non solo "gestione della flotta", ma "gestione in sicurezza, efficacia ed efficienza" dei veicoli sia di trazione che rimorchiati in dotazione alla impresa ferroviaria.

Come in ogni impresa la produzione prevale sulla manutenzione e storicamente la gestione della flotta da parte di una impresa ferroviaria riduceva la gestione della manutenzione a bisogno contingente, un derivato di valore marginale della produzione; la manutenzione è lungamente stata per molti se non per tutti, e lo è ancora oggi, un mero centro di costo, perché vista come l'opposto della produzione. Eppure oggi il concetto di fleet management di gestione assume una sua dignità anche a livello normativo, diventando una delle quattro funzioni che viene imputata all'ECM, ovvero al soggetto responsabile della manutenzione dei mezzi ferroviari. L'ECM ha anche la facoltà di acquistarla da parte di soggetti esterni, delegando in tutto od in parte a terzi l'esecuzione di questa funzione. Il fleet management di manutenzione garantisce alla produzione che il mezzo a loro disposizione in un certo sito sia efficiente ed idoneo alla trazione del treno, qualora si parli di una locomotiva, ovvero al carico di un contenitore nel caso di carro merci. Gestire la manutenzione va ben oltre l'aggiornamento della lista delle date di scadenza dei singoli veicoli, ma ricavare un serie di indici che misurino l'usura e lo stato del veicolo ferroviario.

Gestire una flotta in funzione della manutenzione, come sopra definita, significa avere:

- personale che si interfacci con la produzione, anche di più imprese ferroviarie, al fine di avere una situazione aggiornata dei movimenti dei mezzi ferroviaria;

- personale che conosca sia i processi di manutenzione che della produzione e circolazione dei mezzi ferroviari;

- personale che abbia evidenza delle condizioni contrattuali che regolano eventuali servizi di noleggio veicoli così come di service di manutenzione; - conoscere dove i mezzi vengono usati, poiché un veicolo ferroviario può operare anche in ambito internazionale;

- conoscere o riuscire a ricostruire il profilo di immissione del mezzo, perché dall'uso che se ne fa ne deriva la programmazione della manutenzione;

- verificare l'efficacia e l'efficienza della manutenzione attraverso l'elaborazione di indici sintetici, tecnici ed economici, che la misurino in modo univoco e non passibile di libertà di interpretazione;

- raccogliere e rendere disponibili alla ingegneria di manutenzione tutte i ritorni di esperienza necessari per migliorare il processo manutentivo.

Articolo tratto da Manutenzione Maggio a cura di Giuseppe Cavalleri, Segretario e Tesoriere ManTra

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