Il disappunto di ANACAM, ANIE AssoAscensori, CUNA – Coordinamento Unitario Nazionale Ascensoristi (coordinamento CNA Installazione Impianti e Confartigianato Impianti) e FIABA Onlus è generato dal dietro front del governo su cessione del credito e sconto in fattura, in merito al bonus "barriere architettoniche".
Accessibilità diffusa
Le associazioni ritengono che interventi legati al miglioramento dell'accessibilità e all'abbattimento delle barriere architettoniche, quantificati in circa 250 milioni di euro/anno, con un credito fiscale generato inferiore a 200 milioni di euro, possano essere fattibili se supportati da questi strumenti, essenziali in considerazione dell’importante valore sociale dell’accessibilità diffusa.
Mancanza di impianti elevatori
Il rischio che famiglie meno abbienti non possano sfruttare il bonus “barriere architettoniche” diventa una (quasi assoluta) certezza. Ciò significa impedire a migliaia di cittadini italiani una facilità di accesso agli edifici, attualmente preclusa dalla mancanza di impianti elevatori soprattutto in edifici di vecchia costruzione. Per le Associazioni del settore e FIABA sarebbe quindi un’occasione persa.