La fiducia migliora

Confermata la crescita del PIL nel primo trimestre, si prospetta una tendenza positiva per il resto del 2015

  • 7 Maggio 2015
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Qualche sorpresa finalmente positiva per l’economia italiana: in crescita ordini, produzione industriale, edilizia, vendite di auto, export, occupazione. Alcune recenti statistiche convalidano le attese di un aumento del PIL nel 2015 superiore alle previsioni.

Affinché la ripresa si consolidi è necessario che, al rinnovato slancio dell’export e al timido recupero dei consumi, si affianchi il contributo degli investimenti, cruciali sia per la domanda sia per la ricostituzione di potenziale produttivo. Nel 2014 gli acquisti di macchinari e impianti hanno mancato l’appuntamento con la ripresa. Finora non ci sono segnali di cambio di passo e gli investimenti stentano a ripartire.

Le condizioni esterne sono finalmente favorevoli: la crescita americana è robusta; paesi emergenti, pur rallentando, forniscono un forte apporto all’espansione globale; nell’Eurozona si moltiplicano i segnali di accelerazione. Il cambio dell’euro si è deprezzato. I prezzi delle materie prime sono più contenuti.

L’attività industriale

Il 1° trimestre è partito bene. In gennaio l’attività industriale è aumentata dello 0,2% (stima CSC), dopo il +0,4% a dicembre; la fiducia delle imprese manifatturiere è diminuita poco, dopo il buon rialzo in dicembre, con giudizi e attese sui livelli di produzione in miglioramento; si segnalano progressi nel terziario e nel manifatturiero dove l’indice della produzione è salito; le immatricolazioni di auto sono aumentate. L’indice anticipatore OCSE riprende slancio: in Italia è migliorato per il 2° mese di fila.

Gli investimenti

Segnali contrastanti per gli investimenti. Nel 4° trimestre la produzione di beni strumentali è salita e gli ordini di macchine utensili sono aumentati del 19,1% in un anno.

A dicembre, tuttavia, è cresciuta sensibilmente la quota di imprese che giudicano peggiorate le condizioni per investire rispetto ai mesi precedenti, mentre sono migliorate le previsioni sulle condizioni operative per il 2015.

Sulla spesa in attrezzature e macchinari pesa il basso grado di utilizzo degli impianti, salito a fine 2014 al 69,2%, ma ben sotto la media pre-crisi (76,6%).

Vittorio Dassi, Segretario Generale FNDI

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